VARESE, 5 giugno 2022-Prendersi cura dei malati di Alzheimer: le conoscenze e le buone pratiche del presente, le prospettive e le nuove risposte per il futuro. Questo il tema di “Alzheimer: prendersi cura della persona, uno sguardo tra presente e
futuro”, convegno nazionale in programma a Villa Cagnola di Gazzada
Schianno, a due passi da Varese, martedì 14 e mercoledì 15 giugno.
La partecipazione al convegno è gratuita e aperta a tutti: dai caregiver, alle
associazioni fino ai professionisti del settore. Per medici, infermieri, psicologi,
fisioterapisti ed educatori professionali alcuni seminari del convegno sono
accreditati Ecm, per un numero limitato di posti. E’ inoltre in fase di
valutazione la richiesta al CROAS Lombardia per accreditamento per gli
assistenti sociali.
Ad organizzare il convegno sono:
Uneba, la principale associazione di categoria del sociosanitario in Italia,
con quasi 1000 enti associati, tutti non profit di radici cristiane
Fondazione Molina, che che dal 1875 a Varese e provincia offre servizi
assistenziali e socio-sanitari alla persona, in particolar modo ad anziani e
persone fragili
Fondazione Don Gnocchi, da 70 anni accanto ai più fragili, attiva in Italia e
all’estero, con 27 Centri in nove regioni e una trentina di ambulatori.
Ci si iscrive da www.uneba.org
Si stima che in Italia ci siano 600 mila malati di Alzheimer, e complessivamente
1,4 milioni di malati di demenza.
Nel mondo, 55 milioni di persone soffrono di demenza: tra 20 anni il loro numero potrebbe perfino raddoppiare.
I saluti di apertura del convegno, martedí 14 dalle ore 10, saranno del
sindaco di Varese Davide Galimberti, del presidente della Regione Lombardia
Attilio Fontana, del sottosegretario al Ministero della Salute Andrea Costa, del
vicario episcopale dell’Arcidiocesi di Milano monsignor Giuseppe Vegezzi, e dei
responsabili delle realtà promotrici: i presidenti di Uneba nazionale, della
Lombardia e di Varese Franco Massi, Marco Petrillo (vicario) e Luca Trama; il
presidente di Fondazione Molina Carlo Maria Castelletti e il presidente della
Fondazione Don Gnocchi, don Vincenzo Barbante.
Dopo l’introduzione della neurogeriatra Carla Pettenati, responsabile scientifica
del convegno, le prime due relazioni saranno “Il sistema dei servizi di fronte
alla demenza: quali prospettive future?” con Marco Trabucchi, del Gruppo
Ricerca Geriatrica Brescia e “Ripensare l’ambiente come risorsa per le persone
con demenza” con Antonio Guaita, della Fondazione Golgi Cenci di
Abbiategrasso.
Con l’intervento “Vivere nonostante l’Alzheimer”, lo scrittore Marco Annichiarico
attingerà alla sua esperienza personale; dal 2016 è accanto a sua mamma
malata di Alzheimer.
Disturbi di comportamento nella demenza, comunicazione con chi soffre di
demenza e esperienze di vita quotidiana saranno al centro dei webinar
pomeridiani, prima di una cerimonia di omaggio a Gaetano Perusini, medico
pioniere degli studi sulla demenza e collaboratore di Alois Alzheimer, il medico
che identificò l’omonima malattia. Alle 19 al convegno andrà in scena la
commedia “Pagine strappate” della compagnia San Carlo di Varese, per la regia
di Gianni Bianchi della Fondazione Menotti Bassani.
La mattina di mercoledì 15 sarà dedicata a una tavola rotonda sull’evoluzione
dei servizi per l’Alzheimer, tra centri diurni, residenziali e permanenza a
domicilio. Parteciperanno: Fabrizio Giunco, direttore del dipartimento cronicità
della Fondazione Don Gnocchi; Enrico Mossello, geriatra dell’Università di
Firenze Marco Mauri, neurologo all’ Università dell’Insubria; Claudia Moneta,
Direttore generale dell’Assessorato Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e
Pari Opportunità della Regione Lombardia. Chiuderà i lavori il seminario
“Competenza, capacità decisionale e consenso alle cure nella demenza”.