VARESE, 14 giugno 2022-“L’Italia sosterrà l’Ucraina nella predisposizione del dossier di candidatura di Odessa per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco”. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, risponde alle preoccupazioni per il futuro dei siti culturali nelle aree di guerra russo-ucraina. “Sono lieto di dare seguito immediato alla richiesta fattami dal Ministro della Cultura Ucraino, Oleksander Tkachenko, e dal Sindaco di Odessa, Gennadiy Trukhanov”, ha aggiunto il ministro. “Per sostenere l’iscrizione nella lista del patrimonio mondiale di Odessa, città di grande bellezza ed interesse storico-artistico. Legata all’Italia da una moltitudine di rapporti intessuti negli anni, oggi oggetto di una brutale aggressione militare”.
Ma i dubbi tornano ad emergere: essere iscritti nelle liste del Patrimonio Mondiale Unesco assicura qualche forma di protezione? E la risposta è drammaticamente un no. Non è stato così per gli straordinari siti del Mali, distrutti dall’Isis sotto lo sguardo inerme dell’organismo soprannazionale. Non è stato così per Palmira, alla quale allo stesso modo non ha giovato la “protezione” Unesco. Che si è confermata un carrozzone pieno di buone intenzioni e di pagatissimi funzionari, ma del tutto impotente sul campo.
Il Ministero della Cultura italiano metterà comunque a disposizione dell’Ucraina le proprie competenze per l’elaborazione dei documenti di candidatura della città di Odessa. La candidatura, una volta conclusa e presentata all’Unesco, potrebbe essere valutata già durante il prossimo Comitato del Patrimonio Mondiale nella categoria delle iscrizioni “in emergenza”. La proposta italiana è stata ufficialmente inviata dall’Unesco al Ministero della cultura ucraino. E inserita nella Lista propositiva nazionale ucraina nel 2009. (fonte artlife.com)