SARONNO, 18 giugno 2022-di GIANNI BERALDO-
Secono un’anticipazione del quotidiano Domani diretto da Stefano Feltri, il nuovo spazio starebbe per nascere una pseudo associazione (ma che di fatto sará un vero partito politico, alemno secondo noi) dal titolo ‘L’Italia c’è’ e vedrebbe come leader il sindaco di Milano Giuseppe Sala.
Associazione o nuovo soggetto politico dai principi progressisti e riformisti (questo secondo le intenzioni dei fondatori), che verrá presentato ufficialmente il prossimo mese di settembre.
”A ora è un’associazione – spiega il quotidiano – composta da politici e attivisti, soprattutto di Italia Viva ed ex di +Europa e l’idea del nome è attribuita a Gianfranco Librandi, deputato di Italia viva e industriale di Saronno, il quale avrebbe consultato due società e dal sondaggio sarebbe emerso un apprezzamento per l’agenda Draghi e ‘la ritrovata centralità nello scacchiere internazionale”.
Quindi sarebbe Librandi il finanziatore del nuovo progetto politico, che tra i suoi obiettivi avrebbe pure quello di coinvolgere Mara Carfagna e Luigi di Maio.
Ricordiamo che il regista Luciano Silighini, anch’egli di Saronno, l’anno scorso ha
completato le riprese di un docufilm sulla vita professionale, politica e privata di Librandi. Docufilm presentato finora solo a Saronno lo scorso mese di dicembre ma destinato alla visione su alcune piattaforme come Amazon Prime e altre.
Insomma una storia particolare e di successo quella dell’imprenditore saronnese, la cui azienda non é stata particolarmente penalizzata nemmeno durante i due anni di crisi pandemica. Librandi negli anni é risultato pure un vero camaleonte della politica. Non in senso metaforico ma reale visto le casacche che ha cambiato nell’arco di un paio di decenni.
Basti pensare che la sua carriera politica inizia con Forza Italia nel 2004 sedendo in consiglio comunale di Saronno proprio durante la fusione di FI con atri partiti dando vita al Popolo delle Libertá. Lasciato il Pdl nel 2009 fonda il movimento politico “Unione Italiana, divendone segretario.
Ma non basta. Dopo l’avventura Unione Italiana, nel 2013 viene eletto deputato con Lista Civica per l’Italia di cui é responsabile finanziario e membro del coordinamento politico.
Dopo essere passato nel Gruppo Misto con Civici e Innovatori (per dissensi interni al partito), nel 2017 aderisce al Partito Democratico venendo rieletto in parlamento nelle elzioni dell’anno successivo.
Finita? Nemmeno per sogno. Infatti nel 2019 cavalca l’onda renziana lasciando il Pd per entrare in Italia Viva.
Insomma Librandi pare avere un’anima politica inquieta che puó variare anche in base alle sue notevoli disponibilitá economiche.
Come in questo caso, che probabilmente lo vedrá ancora protagonista con un nuovo soggetto politico.