E’ illegale la presenza di armi nucleari in Italia con addestramento del personale? Se ne parla mercoledí a Varese

0
999
Aerei F35A attivi nella base di Ghedi (foto Bresciaoggi.i)

VARESE, 19 giugno 2022- Argomento interessante e di attualitá quello che verrá trattato durante la presentazione del libroParere giuridico sulla presenza di armi nucleari in Italia”, prevista mercoledí 22 giugno alla Sala Montanari (inizio ore 21).

Arogmento, quell degli armamenti nucleari, tornato purtroppo alla ribalta causa guerra in Ucraina dove ogni giorno il rischio di una guerra nucleare potrebbe divenire una concreta realtá.

A discutere di questo vi saranno gli autori del libro, gli avvocati Joachim Lau e Claudio Giangiacomo, nonché l’avvocato Ugo Giannangeli ed Elio Pagani dell’associazione Abbasso la Guerra, tra i fautori dell’incontro.

Lo studio, commissionato lo scorso anno da 22 associazioni nazionali e locali agli avvocati della sezione italiana di IALANA (associazione internazionale di avvocati contro le armi nucleari), vuole dimostrare come la loro presenza in Italia sia illegale.

Tutto questo lo troviamo pure nel libro inquestione che ne motiva l’illegalità di questa presenza, perché in violazione del Trattato di Non Proliferazione ratificato dal nostro Paese nel 1975 e di altre norme nazionali e internazionali, e non nasconde la difficoltà di ottenere una condanna in via giudiziaria e un conseguente ordine di rimozione, ancorché indica la possibilità di azioni legali nei confronti dei responsabili italiani.

Tutti quanti abbiamo sotto gli occhi il rischio nucleare al quale siamo sottoposti, sono 3 anni che il Bollettino degli scienziati atomici americani ci dice che siamo a soli 100 secondi dalla mezzanotte, ovvero dalla apocalisse nucleare, un limite mai raggiunto neppure negli anni più bui della guerra fredda. Lo scambio di minacce tra USA e Russia sul possibile utilizzo di queste armi nel contesto della guerra in Ucraina conferma ed anzi peggiora questa lettura della realtà.

Negli ultimi anni la spesa per la produzione e modernizzazione di queste armi è molto aumentata, così come la loro sofisticazione e il progressivo affidamento alla intelligenza artificiale per la loro gestione.

In Italia nei prossimi mesi è previsto l’arrivo delle nuove più pericolose bombe termonucleari B61-12, delle quali a maggio è già iniziata la loro produzione negli Stati Uniti, alle aerobasi di Ghedi (Bs) ed Aviano (Pn), in sostituzione delle B61-3 e 4.

I piloti italiani si stanno già addestrando sugli F35A per attacchi nucleari, prodotti in Italia da Leonardo.

Il 16 giugno, il primo cacciabombardiere con capacità atomica è stato consegnato ai “Diavoli rossi” di Ghedi.

redazione@varese7press.it