FAVARA, 10 agosto 2022-L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato nella seduta del 3 agosto u. s. il disegno di legge n. 1265 dell’onorevole Giovanni Di Caro ed altri che istituisce, senza fine di lucro, la Fondazione culturale “Calogero Marrone con sede presso il Comune di Favara.
Dopo diversi mesi di ansie e aspettative, proprio al novantunesimo minuto, quando l’Assemblea stava chiudendo i battenti, durante una seduta fiume, la stessa ha partorito quanto le associazioni che operano nel settore ed i cittadini tutti aspettavano da tempo: la nascita della Fondazione intitolata a Marrone.
Per Favara, Città Natale dell’ “eroe dimenticato”, come lo hanno definito gli scrittori e giornalisti, Franco Giannantoni ed Ibio Paolucci, nell’omonima loro pubblicazione, è una giornata di festa, un riconoscimento importantissimo che resterà negli annali della storia favarese e non solo.
Proprio stamattina, nel corso di una conferenza stampa, alla quale hanno partecipato Il Sindaco di Favara, Antonio Palumbo, il presidente dell’Istituto Studi e Ricerca Calogero Marrone, Rosario Manganella e dell’ANPI , Carmelo Castronovo, nonché l’assessore alla cultura, Antonio Liotta l’onorevole Giovanni Di Caro sono state illustrate le finalità della Fondazione.
Tutti i relatori hanno espresso sentimenti di riconoscenza verso i parlamentari siciliani ed, in particolare, nei confronti del deputato Giovanni Di Caro, per aver approvato una legge che, dopo settantasette anni dalla scomparsa/assassinio di Marrone, hanno voluto tributare questo omaggio al favarese che si è distinto a Varese, salvando la vita a centinaia di ebrei e antifascisti, falsificando – da capo dell’ufficio carte di identità della città lombarda -i loro documenti di riconoscimento ed evitare così che venissero deportati nei campi di concentramento, da dove non sarebbero mai più tornati.
La Fondazione, in sintesi, avrà il compito di raccogliere il patrimonio bibliografico, archivistico, museale, cinematografico, riguardante la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione degli ebrei, la deportazione, la prigionia dei cittadini italiani, il dramma vissuto nei campi di concentramento e il coraggio di tutti gli schieramenti che si sono opposti al progetto di sterminio sacrificando la loro vita per salvarne altre come ha fatto Marrone.
L’Istituto Marrone e l’Anpi continueranno la loro attività presso gli istituti scolastici di Favara, incontrando alunni e studenti di ogni grado d’istruzione per continuare nella loro opera volta a far conoscere la gigantesca figura e la storia di questo eroe coraggioso e fortemente convinto che bisognava combattere il fascismo ed il nazismo.
Marrone, partigiano del gruppo San Martino, partecipò con piena consapevolezza alla lotta della Resistenza e fu tra coloro i quali, l’otto settembre del 1943 che segnò l’arresto di Mussolini- presero pubblicamente la parola a piazza Montegrappa, inneggiando alla caduta del fascismo.
Adesso Entro 180 giorni dell’entrata in vigore della legge, il Consiglio comunale di Favara deve approvare lo statuto della Fondazione che sarà presieduta dal Sindaco e composta anche da alcuni membri designati dall’Istituto Studi e Ricerca Calogero Marrone.