VARESE, 15 settembre 2022-“Per scongiurare gli effetti del caro bollette sulle attività del Terzo Settore, bisogna estendere le misure di sostegno oggi previste nel decreto aiuti. Rischiamo la desertificazione di un modello economico e sociale stabile di sviluppo, che svolge numerose attività di interesse generale per la collettività e occupa quasi novecentomila persone”. Lo dichiara Maria Chiara Gadda, deputata e segretaria regionale lombarda di Italia Viva
“Il rincaro dei costi dell’energia, dei carburanti e degli approvvigionamenti sta minando la sostenibilità e la continuità degli enti non-profit e lo svolgimento di numerose attività come la gestione dei servizi di assistenza residenziale, l’inserimento lavorativo, il trasporto sociale e sanitario, la distribuzione di alimenti e farmaci agli indigenti, l’inclusione attraverso sport di base, dilettantistico e attività culturali, nonché la cura di anziani, minori e persone con disabilità. E’ quindi necessario evitare con urgenza che l’aumento dei costi possa determinare l’interruzione di queste attività che in molti territori rappresentano un punto di riferimento fondamentale per la tenuta sociale ed economica delle fasce più fragili della popolazione, bisogna scongiurare che tale situazione si ripercuota anche sulle rette di Rsa, scuole paritarie, asili nido e scuole per l’infanzia, mense, e anche salvaguardare i posti di lavoro delle persone impiegate nel Terzo settore.
Energia, Gadda (Iv): “Sostegni a Terzo settore o attività compromesse”
“Purtroppo ancora una volta il terzo settore non è stato inserito nei provvedimenti di sostegno di carattere generale, si metta una pezza nel prossimo decreto d’urgenza”. Conclude.