MILANO, 20 settembre 2022- Il Gran Festival del Cinema Muto, giunto quest’anno alla XIII Edizione, si svolgerà dal 23 settembre al 2 dicembre e presenterà un cartellone con un fil rouge intessuto intorno alla presenza femminile nel cinema degli esordi, dalle dive alle registe, dai costumi di scena alla produzione, dalla sceneggiatura alle tematiche storiche, tutte evidenziate e portate sullo schermo da donne speciali.
Il Festival ha voluto presentare, però, già il 10 settembre scorso un appuntamento di Anteprima, in sinergia con il Festival dell’Ingegneria del Politecnico di Milano. In un film restaurato dalla Cineteca Nazionale di Roma, dal titolo La Bambola Vivente (1924), si è reso omaggio alla tecnologia, alla scienza e alla robotica in un appuntamento molto ben accolto dal pubblico in Bovisa. Insieme al Prof. Matteo Matteucci è stato presentato il legame tra innovazione tecnologica e mondo cinematografico. Le musiche originali di Rossella Spinosa, in prima esecuzione, con l’autrice al pianoforte e al violino, Luca Santaniello, storica spalla dell’Orchestra Verdi di Milano hanno visto un unanime apprezzamento da parte del pubblico presente in sala.
Il 23 settembre una regista donna aprirà, invece, i cine-concerti in Milano-Bicocca, ovvero Elvira Notari, con “A’ Santanotte”, tra le sue pellicole più importanti. Le musiche originali per pianoforte solo saranno eseguite dal vivo dall’autrice, Rossella Spinosa. Alla presentazione del film sarà affiancata la lezione a cura della scrittrice Flavia Amabile, che approfondirà la figura della regista Elvira Notari, presentando anche il libro recentemente pubblicato a sua firma, ELVIRA (Einaudi Edizioni). Il progetto in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umane – Settore Cinema, la Biblioteca di Ateneo e il Programma Bbtween prevedrà ben 4 incontri.
Un secondo appuntamento, il 21 ottobre, sarà dedicato al film La Madre, muto del 1926, diretto da VsevolodPudovkin. Il soggetto è liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Maksim Gor’kij. Quil’intera pellicola è incentrata su una figura femminile, ovvero PalagejaNiloyna (interpretata dalla grande Vera Baranovskaya), vedova di un operaio alcolizzato ucciso in uno scontro a fuoco in fabbrica. La vicenda si svolge in Russia nel 1905. Michail e Pavel Vlasov, padre e figlio, hanno posizioni politiche opposte: il figlio Pavel è un rivoluzionario, mentre il padre Michail, un alcolizzato, entra a far parte di un gruppo di Centurie nere che il padrone di una fabbrica ha assoldato per sventare uno sciopero organizzato dai rivoluzionari. Nei disordini che ne seguono, Michail resta ucciso, mentre a seguito della segnalazione di un confidente della polizia, la casa di Pavel viene perquisita senza successo. La madre Pelageja, credendo di favorire la posizione del figlio, consegna alla polizia le armi che Pavel nascondeva in casa. Pavel viene arrestato, processato e condannato ai lavori forzati. Durante la sua detenzione, Pelageja si trasforma in una vera e propria icona rivoluzionaria. Il film nel 1958 è stato classificato dai critici a Bruxelles tra i 12 migliori film della storia del cinema. Le musiche originali per pianoforte solo saranno eseguite dal vivo dalla compositrice, Rossella Spinosa. Alla presentazione del film sarà affiancata la lezione a cura della docente Prof.ssa Annamaria Poli, che approfondirà le tematiche presentate nel film.