VARESE, 6 novembre 2022- di GIANNI BERALDO-
Un velo di commozione e occhi lucidi nel ricordare la figura del notissimo vignettista e giornalista Gaspare Morgione scomparso nel 2015 ,ma il cui ricordo rimarrá indelebile grazie certamente alle sue indimenticabili vignette, ma soprattutto al suo carattere mite, alla sua gentilezza e spirito altruistico rendendolo uno dei personaggi piú amati dai varesini ma non solo.
E di ricordi che parlano di lui ve ne sono parecchi nella mostra a lui decicata intitolata semplicemente ‘Morgione’, inaugurata questa mattina nella sede del Museo Civico
di Villa Mirabello, alla presenza della moglie e di parecchi colleghi giornalisti che hanno avuto il provilegio di condividere con lui la passione per questo lavoro, durante i suoi decenni trascorsi nel mondo editoriale.
Ricordiamo che Morgione debuttó nel mondo giornalistico a soli 19 anni collaborando con il Corriere della Sera pubblicando la sua prima vignetta. Poi con Avvenire, il Giorno ma pure come direttore e vignettista alla Prealpina. Passione e curiositá che lo portarono in anni piú recenti alla collaborazione con Varesenews, sfrondando quindi la sua sarcastica penna in ambito digitale.
E proprio il noto quotidiano online varesino ha deciso di organizzare questa mostra in collaborazione con Anmig (Associazione Mutilati e Invalidi di Guerra, oggi presente con il suo presidente Fiorenzo Croci) e l’assessorato alla Cultura di Varese presente con Enzo Laforgia, inserendola nella programmazione del prossimo Glocal Festival, giunto all’undicesima edizione, che prenderá il via il prossimo 9 novembre.
Presentata dal vice direttore Michele Mancino, la mostra si avvale di 48 tavole suddivisi in temi diversi: dalla politica, all’ambiente alla societá. «Una scelta non facile considerato il vasto materiale a disposizione-dice Mancino- In realtá considerandone la valenza e soprattutto evidenziando come siano ancora oggi attuali, tutte sarebbero state meritevoli di attenzione e quindi esposte. Ma poi bisogna fare delle scelte e quelle che vedete qui tra le piú rappresentatuve del suo immenso talento».
Oltre alle tavole e prime pagine di quotidiani con le sue vignette, interessante anche alcune
vetrinette contenenti oggetti personali (come penne, matite, china ecc…) relativi alla sua attivitá professionale.
Come detto oggi tra i presenti anche diversi ex suoi colleghi della Prealpina, ora in pensione, come Fausto Bonoldi o Claudio Piovanelli, ma anche molti cittadini che grazie alle sue vignette hanno sorriso, spesso con amarezza, al cospetto di fatti e vice raccontati con intelligenza, arguzia e maestria come pochi altri.
Ricordiamo che la mostra rimarrá aperta fino al 20 novembre.