Ravo e Stuer, due artisti varesini in campo per riqualificare l’ex Banco di Napoli a Trieste

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L'opera di Ravo (foto Luca Rancy)
TRIESTE, novembre 2022 – Due artisti varesini, Andrea Ravo Mattoni, in arte Ravo, e Ettore Fumagalli, in arte Stuer, protagonisti di una session di Urban Art d’eccezione nel cuore di Trieste. In questi giorni, i due artisti sono stati chiamati a riqualificare l’ex Banco di Napoli a Trieste insieme ad altri 14 artisti internazionali. Ravo e Stuer hanno realizzato due monumentali opere all’interno dell’ex istituto bancario nato tra il 1935 e il 1938, che fu inaugurato da Benito Mussolini. Dismesso da anni dall’uso creditizio, il palazzo di grande pregio architettonico, è stato di recente trasformato in una palestra innovativa del marchio “John Reed”, che verrà inaugurata il 25 novembre 2022.
 A rendere unico l’ambiente sono proprio le opere degli artisti, disseminate in ogni parete della palestra, nel segno dell’arte visiva e in una continua ricerca di equilibrio tra vecchio e nuovo, tra razionalismo e Urban Art, tra austerità cromatica e vera e propria esplosione di colore. Ravo e Stuer, insieme ad altri urban artist di fama internazionale come Peeta, Joys, Ozmo, Rancy, Oger, Amina, Sorte, Corvino, Fosk, Stefano e Mattia Bonora, Samuele Frosio, Ron Miller e Andrea639, si sono cimentati nell’impresa di restituire nuova vita e colori allo storico palazzo degli anni Trenta nel corso di un cantiere durato un mese, che ha trasformato la costruzione del ventennio nel tempo dell’Arte urbana italiana con duemila metri quadri di opere dipinte. A guidarli, Luca Mayr, curatore e direttore artistico di Urban Colors, e Ron Miller, art director del progetto.

L’artista varesino Andrea Ravo Mattoni, in arte Ravo, realizza un imponente trittico che mescola il recupero della tradizione classica in chiave contemporanea. L’originalità dell’opera si concentra nel dipinto posto al centro: un paesaggio sereno tinto di rosa da grandi nuvole che riflettono uno specchio d’acqua, forse l’ansa di un grande fiume o un piccolo lago, oltre il quale si intravede una massiccia costruzione. L’immagine è il frutto di un’immaginaria collaborazione tra due grandi pittori settecenteschi Corrado Giaquinto e Gianbattista Tiepolo, autori delle altre opere che compongono il trittico: la maga, riprodotta nel pannello di sinistra, e gli angeli che appaiono nel pannello di destra.  “’Dream’ è il tasto

Ravo (foto Luca Rancy)

che aziona l’intelligenza artificiale da cui si è generata questa immagine” – spiega l’artista Ravo. “Non sappiamo se i due pittori si siano mai conosciuti, ma nemmeno ci importa perché sicuramente questa immagine non è un loro lavoro, ma il sogno di una macchina che ha la capacità di creare infinitamente immagini a partire semplicemente da una frase”. Per realizzarla, spiega, “è stato sufficiente inserire la descrizione di quel paesaggio e indicare chi ne sarebbero dovuti essere gli autori. L’intelligenza artificiale in pochi istanti ha prodotto un’immagine, poi un’altra, poi un’altra e un’altra ancora. Tra tutti i risultati, mi è bastato scegliere la più affascinante, la più interessante, la più misteriosa per poterla poi tradurre in pittura, aggiungendo così un altro nome alla lista degli autori di questa immagine. E chissà se in quell’edificio c’è qualcuno che come noi e come le figure negli altri pannelli sta ammirando questo ambiguo tramonto”, conclude Ravo.

Un’opera di Stuer (foto Luca Rancy)

L’altro artista varesino, Ettore Fumagalli, in arte Stuer, realizza un incantatore di xenomorfi, hobby definito dallo stesso artista “certamente pericoloso” e una Venere del fitness,  rappresentazione classica dello sforzo in sala pesi.

Non solo. Dal 25 novembre 2022 al 24 gennaio 2023, negli ambienti della palestra, saranno inoltre esposte circa 50 opere esclusive realizzate dagli stessi artisti che hanno preso parte alla grande operazione di Urban Art. La mostra, che sarà gratuita e aperta al pubblico, presenterà opere che richiamano quanto realizzato dagli artisti per la palestra, richiamando, in ogni tela, lo stile tipico di ciascun Urban Artist impegnato nel progetto di riqualificazione.