VARESE, 29 NOVEMBRE 2022-La carenza di lavoratori qualificati in Svizzera ha raggiunto livelli mai visti. L’assunzione di personale qualificato sta diventando sempre più difficile in moltissimi settori, a cominciare da sanità, informatica, industria. Mancano medici, infermieri, farmacisti, sviluppatori, polimeccanici, elettricisti, ingegneri, specialisti in finanza eccetera eccetera.
La particolarità dell’attuale situazione del mercato del lavoro in Svizzera, dove la differenza tra il numero di posti vacanti e la disponibilità di personale è sempre più marcata, è attestata dall’evoluzione dell’Indice svizzero di carenza di competenze realizzato da Adecco in collaborazione con l’Università di Zurigo. Nel 2022 ha raggiunto un nuovo livello record di 155 punti con un aumento del 68% rispetto al 2021 e del 21% rispetto al 2019.
La maggiore carenza di personale la si registra nel settore sanitario dove la situazione era lontana dall’equilibrio già prima della pandemia. Difficoltà crescenti le incontra anche chi vuole assumere sviluppatori di software e di applicazioni informatiche. Ma la carenza di lavoratori qualificati colpisce fortemente anche l’industria.
Tutto il paese vive più o meno lo stesso stato delle cose anche se i datori di lavoro più in difficoltà sono quelli della Svizzera tedesca dove il tasso di disoccupazione è più basso e dove la carenza di lavoratori qualificati è maggiore rispetto alla Svizzera italiana e alla Romandia. Inoltre la domanda di lavoratori qualificati nella Svizzera tedesca (più 77%) è aumentata molto più che nella Svizzera latina (più 48%).
Eccesso di offerta non qualificata
All’altro estremo si registra invece un eccesso di offerta soprattutto di lavoratori non qualificati, in particolare nel settore agricolo e forestale. Le persone che cercano un lavoro in queste professioni sono più numerose dei posti vacanti.(fonte rsi.ch)