Varese, conferenza e nuova ambulanza CRI nel ricordo di Giuseppe Zamberletti

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VARESE, 14 gennaio 2023-Un gremito salone d’onore di Palazzo Estense ha ospitato ieri pomeriggio la conferenza che ha ricordato il fondamentale contributo, umano e professionale, ereditato da Giuseppe Zamberletti, varesino nato nel 1933, padre fondatore della moderna protezione civile italiana. Occasione per presentare anche una nuova ambulanza della CRI in memoria di Zamberletti.

 Angelo Michele Bianchi ha moderato gli interventi degli ospiti illustri che sono intervenuti per celebrare questo momento speciale: l’Ing. Fabrizio Curcio Capo del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale, arrivato per l’occasione direttamente da Roma, poi il Prefetto della Provincia di Varese Salvatore Pasquariello, e il sindaco di Varese Davide Galimberti, i cui interventi si sono susseguiti alla presenza di Francesca Bertazzoni, sorella della signora Giovanna, moglie di Giuseppe Zamberletti, che ha donato il nuovo mezzo di soccorso che permetterà di migliorare ancora di più il soccorso dei nostri cittadini.

E’ stato un momento importante ricordare la figura di Giuseppe Zamberletti che è stato padre fondatore della Protezione Civile” queste le parole del dott. Angelo Michele Bianchi Presidente del Comitato di Varese, Gazzada Schianno e Tradate della Croce Rossa Italiana.” La nuova ambulanza è il simbolo che sintetizza la sensibilità e l’attenzione che Peppino Zamberletti ha sempre avuto verso il prossimo, atteggiamento che ha caratterizzato la sua intera vita sia politica che civile, come la costante vicinanza, che definirei di tipo affettivo, che lo legava alla Croce Rossa Italiana. Un sentito grazie a tutti i rappresentanti istituzionali che sono intervenuti e a Mons. Panighetti che ha benedetto il nuovo mezzo di soccorso” che conclude “Giuseppe Zamberletti ha sempre lavorato in modo intenso e infaticabile con Esercito, Vigili del Fuoco, Croce Rossa, Alpini e ha dato struttura a tutto il sistema di soccorso italiano, struttura che ancora oggi è di esempio a livello internazionale”.

Giuseppe Zamberletti è stato un Uomo di Stato che si è dedicato profondamente, sia umanamente che professionalmente alla collettività. Entrato in Parlamento del 1968, ha da subito incentrato il suo impegno politico sul tema della sicurezza. Nel 1982 lavora fattivamente alla costituzione del dipartimento, e nel 1992 con la Legge 225, viene istituito il Servizio nazionale della protezione civile al fine di tutelare la integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi.

 L’Ing Fabrizio Curcio ha ricordato: “Una cerimonia importante e sobria, caratteristiche principali della stessa Protezione Civile. Giuseppe Zamberletti era un grande italiano, con una conoscenza del nostro Paese così approfondita e chiara che gli ha consentito di avere quella visione che immaginata negli anni ’80 vive ancora oggi” e prosegue “abbiamo ancora bisogno di questa lungimiranza, la nostra sfida è quella di capire dove stiamo andando, e il compito della Protezione Civile è proprio quello di interpretare i bisogni delle nostre comunità, in emergenza e non solo. Zamberletti è sempre stato radicato nelle problematiche dell’epoca che viveva, e la sua conoscenza e lungimiranza gli hanno permesso di pensare e realizzare, un sistema federato capace di dare risposte alle inevitabili difficoltà che ogni Paese deve affrontare. Dopo l’esperienza della Valtellina ha immaginato di applicare il metodo scientifico nella gestione operativa delle emergenze, anche attraverso l’unione delle attività di intervento delle Associazioni coinvolte.

Ci lascia un’eredità importante che dobbiamo custodire, e una visione che dobbiamo fare nostra e applicare nella vita di tutti i giorni”, ha concluso il Capo Dipartimento.

Come ha tenuto a precisare il Prefetto Pasquariello, “Giuseppe Zamberletti è un esempio, attuale, per tante persone che guardano al Dipartimento della Protezione Civile come a una grande struttura, sempre pronta a intervenire e dare il massimo per coordinare l’attività dei soccorsi e fornire le risorse necessarie alle amministrazioni locali per superare le emergenze”.

Un grande politico e soprattutto un tecnico che ha saputo fare sintesi di due esigenze, la prevenzione e lo spirito solidaristico del nostro Paese, per fare sì che tutti gli operatori del soccorso fossero capaci ed esperti nel prevenire, quanto in grado di creare uno spirito di solidarietà diffusa”, le parole del Sindaco Galimberti.

Un pomeriggio di grande emozione e riconoscenza verso una persona e un politico che rimane esempio e motivo di ispirazione.