A determinare il livello di sovraffollamento, un algoritmo noto nella letteratura specialistica, che tiene conto di molteplici variabili, dal numero di accessi al numero di pazienti compresenti, dai minuti di attesa per la visita per ogni codice colore attribuito al triage, al tempo di attesa per la dimissione o il ricovero per ogni paziente. L’indicatore del sovraffollamento è quindi ricalcolato in tempo reale costantemente.
E’ sicuramente troppo presto per trarne una conclusione netta e per indicare precisamente l’origine del significativo miglioramento registrato per Tradate. Sicuramente, ad influire positivamente sulla gestione dei flussi dei pazienti che si rivolgono al servizio deputato all’emergenza e urgenza dell’Ospedale Galmarini contribuisce l’entrata in servizio di un medico in più, tutti i giorni, dalle 9.00 alle 14.00, mentre il numero medio di accessi al servizio si è mantenuto costante sui 90 al giorno, con punte superiori a 100.
In ogni caso, la gestione del Pronto Soccorso tradatese, affidata dall’inizio dell’anno al Dott. Mauro Molteni, titolare anche della direzione del reparto di Medicina interna, è iniziata con i migliori auspici, nonostante il cantiere presente all’interno del servizio, la cui attività terminerà il prossimo mese di maggio, che è finalizzato ad ampliare gli spazi a disposizione del PS e a migliorarne la logistica, ma che certamente, in questa fase, rappresenta un elemento di rallentamento.
Per quanto riguarda Varese, la situazione aveva già mostrato segnali di miglioramento alla fine del 2022. Qualche giorno di difficoltà si è registrato in concomitanza nei primissimi giorni dell’anno, con un picco di 170 accessi registratosi in data 2 gennaio, difficoltà rientrate però già a partire dal 3 di gennaio.
In particolare, se nel mese di dicembre la percentuale di nero era pari al 53,4, nel periodo delle prime due settimane di gennaio è scesa al 15,5%, e addirittura al 3,45% nella settimana dal 9 al 15 gennaio, con una media di accessi stabile intorno ai 150 al giorno. Negli ultimi quattro giorni, la situazione del Pronto Soccorso di Varese è stabile tra il rosso (47.9%) e l’arancione (40%).
In questo caso determinante è stata l’apertura di un ambulatorio dedicato ai codici minori tutti i pomeriggi, dalle 14.00 alle 20.00, in cui opera un medico specialista in medicina d’urgenza e un infermiere, in grado di gestire autonomamente e con particolare celerità tutti i pazienti a cui è stato attribuito un codice verde e bianco, ovvero una parte davvero rilevante del totale dei pazienti che si rivolgono al servizio e che vengono dimessi al termine degli accertamenti.
Altra iniziativa, già comunicata, c’è anche quella ribattezzata “nine o’clock”, che prevede che, per le ore nove di ogni mattina, in tutti gli emipiani del Monoblocco, si metta a disposizione un posto letto per i pazienti ricoverati da PS, per un totale di dieci, e una parziale rimodulazione dell’attività chirurgica, in modo da garantire gli interventi e, nel contempo, incrementare la disponibilità di posti letto al servizio dei ricoveri da Pronto Soccorso.
Saranno inoltre pubblicati prossimamente gli avvisi per arruolare medici specializzati in Medicina d’urgenza o disciplina affine, già in servizio nei in Azienda, disponibili a coprire dei turni in Pronto Soccorso, con le nuove tariffe approvate a fine 2022 da Regione Lombardia. Si tratta di un provvedimento dettato dalla necessità di sopperire alla carenza nazionale di personale per i Pronto Soccorso, che anche a Varese potrebbe portare un prezioso supporto.