Cisgiordania, scontri a Jenin: 9 palestinesi uccisi

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VARESE, 26 gennaio 2023-Nove palestinesi, fra cui una donna di 60 anni, sono rimasti uccisi e almeno una ventina feriti negli scontri a fuoco scoppiati nel corso di un’operazione militare israeliana giovedì a Jenin. La località del nord della Cisgiordania, bastione dei gruppi armati palestinesi, è stata teatro di una lunga serie di interventi delle truppe di Tel Aviv ormai da quasi un anno a questa parte. Nabil Abu Rudeina, portavoce della presidenza dell’ANP, ha denunciato “un massacro perpetrato dal Governo di occupazione”. “L’esercito israeliano distrugge tutto e spara contro qualsiasi cosa si muova”, ha affermato invece il governatore locale Kamal Abu al Rub. Secondo fonti locali, i soldati avrebbe lanciato gas lacrimogeni anche nell’unità pediatrica del locale ospedale.

Stando a un responsabile militare israeliano, le truppe erano alla ricerca di un militante della Jihad islamica che intendevano arrestare. Il raid è il più sanguinoso di questo 2023, in cui il totale dei morti palestinesi sale con questi a 30 in meno di un mese. Lo scorso anno il bilancio delle violenze in Israele e nei Territori occupati era stato il più pesante dal 2004 a questa parte, con 30 morti israeliani e 150 palestinesi.

Nel pomeriggio il bilancio dei palestinesi uccisi oggi è poi stato portato a 10: secondo l’agenzia di stampa di palestinese Wafa, Yussef Abdel Karim Hussein (22 anni) è stato colpito a morte oggi nel villaggio di a-Ram (Ramallah) durante incidenti verificatisi dopo l’ingresso di un’unità militare.

Da poche settimane nello Stato ebraico si è insediato il Governo più a destra della sua storia e fra pochi giorni nel Paese è attesa la visita del segretario di Stato americano Antony Blinken.

Netanyahu: “Non puntiamo a escalation, ma siamo pronti a tutto”

Da parte sua Israele nel pomeriggio ha commentato i fatti affermando che “non punta ad una escalation”, ma “le forze di sicurezza sono pronte ad affrontare ogni sviluppo sui vari fronti per garantire la sicurezza dei suoi cittadini”. A dirlo è stato il premier Benyamin Netanyahu al termine della consultazione di governo sulla situazione dopo i fatti di Jenin. “I soldati – ha aggiunto – hanno sventato attentati che potevano costare molte vite umane”.(fonte rsi.ch)