SOMMA LOMBARDO, 4 febbraio 2023-Il Comitato Salviamo La Brughiera, insieme ai tanti Comitati e Associazioni attivi nell’area di Malpensa, vogliono evidenziare quanto la nostra area sia diventata il FAR WEST di Regione Lombardia, la terra di conquista per eccellenza, dove l’oro è rappresentato da un territorio con ancora qualche zona di natura e di sollievo e per questo FACILE da scorticare, asfaltare e cementificare.
La provincia di Varese, gode del vantaggio di non essere ancora riconosciuta tra le province più inquinate della Lombardia, perché beneficiando di un Nord con la parte Prealpina difficile da conurbare si è finito per concentrare attività, infrastrutture e business tutto nel Sud della Provincia, dove l’area Malpensa – Busto Arsizio catalizza una concentrazione industriale che è almeno il doppio di quella lombarda e 7 volte quella nazionale, con un Aeroporto Internazionale che ha l’obbiettivo di movimentare 1 mil. di tonnellate di merci (con il suo progetto di Masterplan 2035), con l’ Inceneritore di Busto Arsizio in attività già da più di 50 anni che ha già portato la città ad essere la 19esima città più inquinata d’Europa e l’11esima in Italia; e con l’Hupac uno tra i più grandi interporti modali ferrovia/strada d’Europa che arriverà a movimentare fino a 14 mil. di tonnellate di merci. Merci che una volta scaricate dai Cargo e dai vagoni ferroviari si diramano in tutto il Nord Italia via gomma congestionando strade e autostrade. Tutto questo concentrato in una distanza di 10 km in linea d’aria.
Ma in questi 10 km c’è anche il Parco Fluviale della Valle del Ticino, Riserva della Biosfera del programma Unesco, l’ultimo Parco della Val Padana che riusciamo a distinguere anche dallo spazio, l’ultimo vero corridoio ecologico per animali e specie vegetali, che mette in connessione l’Appennino con l’Europa Continentale, ma il primo per numero di essenze, specie viventi, un patrimonio di biodiversità e sito di interesse naturalistico, unico nel suo genere a Sud delle Alpi, e che, purtroppo, l’ambizione di crescita a ogni costo sta erodendo giorno dopo giorno.
In questo contesto si colloca l’Aeroporto di Malpensa che ricopre già una superficie di territorio superiore a molti altri aeroporti in Europa, aeroporti che movimentano quantità di merci e passeggeri di gran lunga superiori a Malpensa. Un Aeroporto in pieno Parco del Ticino, che ha fatto dello spezzatino degli appalti il suo sistema di vita, tutto questo al solo scopo di eludere le norme di tutela ambientale che prescriverebbero, per una tale mole di ampliamenti e infrastrutture per lo meno una Valutazione Ambientale Strategica, con una Valutazione di Impatto Sanitario che non venga fatto con ALGORITMI, come fatto ancora, anche nell’ultima VIA, quella per il Masterplan 2035, attualmente a Roma per l’approvazione dal Ministero, e che nel caso fosse approvato, toglierebbe a tutti noi un’area di 44 ettari dal valore ecologico ed ambientale incalcolabile, l’ultimo Habitat delle zone umide della Brughiera a Sud Europa.
Una Valutazione di Impatto Sanitario che non tuteli i progetti di espansione dell’area Cargo di Malpensa, ma vada ad analizzare il territorio e i suoi cittadini riportando uno specchio fedele della reale situazione sanitaria e degli effettivi bisogni di famiglie, bambini, anziani. Perché l’inquinamento UCCIDE, anche i giovani, dei nostri paesi e delle nostre città, l’inquinamento è un’arma invisibile e inesorabile e la vegetazione di quell’area del Parco intorno a Malpensa, preservava quel poco di salubrità che Aeroporto, Hupac ed inceneritore producono ogni giorno.
In questo contesto la più bieca speculazione, ha prodotto progetti di infrastrutture inutili come la Tratta Ferroviaria Gallarate-T2 e il progetto di ampliamento dell’area Cargo di Malpensa con il Masterplan 2035, ancora asfalto e cemento, che probabilmente verrà compensato con altro asfalto e cemento, compensazioni farlocche che ci toglieranno definitivamente quel presidio verde che faceva da barriera all’incombere dell’inevitabile inquinamento!
Non dimentichiamo che la Regione Lombardia è diventata la seconda Regione in Italia per presenza dell’ndrangheta, presenza che ci da la certezza di una ingerenza negli innumerevoli appalti fioriti in ogni dove nella nostra Regione, e che hanno beneficiato sempre delle agevolazioni in quanto tutte opere “strategiche”.
Quando invece, strategiche dovrebbero essere l’attenzione al clima, all’ambiente alla civile convivenza con la naturalità dei nostri territori, meravigliosi e unici, che stiamo sacrificando alla legge del profitto! Pensiamoci!