VARESE, 24 febbraio 2023-Questa mattina la Polizia di Stato di Busto Arsizio ha eseguito un’Ordinanza con la quale il GIP del Tribunale ha applicato a nove indagati la misura cautelare della custodia in carcere.
Il Provvedimento restrittivo è giunto a coronamento di una complessa indagine iniziata nove mesi fa dai poliziotti Del Commissariato di Pubblica Sicurezza con la direzione della Procura della Repubblica e ha permesso di smantellare un gruppo criminale dedito alla vendita di cocaina e hashish tra Busto Arsizio, Lonate Pozzolo, Samarate, Ferno, Vanzaghello, Dairago, Cuggiono e comuni limitrofi.
Partendo dal monitoraggio di un’attività di piccolo spaccio di droga svolta a Busto Arsizio da alcuni nordafricani, gli investigatori sono risalti a pusher di spessore che operavano tra la città e i comuni della Malpensa e, salendo ancora di livello, a trafficanti che importavano dall’estero la sostanza stupefacente da rivendere all’ingrosso o al dettaglio.
Gli indagati, tutti nordafricani, erano soliti effettuare le consegne di droga ai propri clienti fissando fugaci appuntamenti in luoghi che raggiungevano in auto, dove perfezionavano lo scambio droga/soldi in pochi istanti. Maniacale l’attenzione dedicata a verificare di non essere seguiti o osservati dalla Polizia, con percorsi apparentemente privi di logica ma in realtà finalizzati a escludere che sulle loro tracce vi fossero auto “civetta”. La droga da vendere ovviamente non veniva tenuta a casa ma, per minimizzare i rischi di essere colti con le mani nel sacco, nascosta in luoghi isolati e difficilmente accessibili, dai quali di volta in volta venivano prelevati i quantitativi da cedere. E proprio in uno di questi
Lo scorso agosto gli inquirenti avevano poi registrato un ulteriore salto di qualità dell’attività criminale, intercettando l’importazione dalla Francia di circa 43 chilogrammi di hashish destinati a essere distribuiti in zona. Allora era scattata la trappola nella quale erano caduti, venendo arrestati in flagranza a Lonate Pozzolo, due dei destinatari della partita di “fumo” e uno dei corrieri.
Le indagini di Polizia di Stato e Procura hanno tuttavia permesso di ricostruire l’organigramma dell’intero gruppo, i cui compenti sono ora stati raggiunti dalla misura cautelare.