GALLARATE, 28 aprile 2023-Nella mattinata odierna, la Polizia di Stato di Gallarate ha dato esecuzione alla ordinanza della misura della custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale per i Minorenni di Milano nei confronti di 4 giovani residenti nella provincia di Varese tutti accusati di aver commesso, in concorso ed a vario titolo, reati di rapina e lesioni aggravati, ai danni di un coetaneo.
Nei loro confronti, inoltre, il Questore, accertata la gravità dei fatti connotati da spiccata violenza, gli specifici precedenti di polizia e l’inclinazione a delinquere, ha emesso la misura di prevenzione del Daspo “fuori contesto” che inibirà agli stessi per un anno, la partecipazione a qualsiasi manifestazione sportiva onde evitare che possano reiterare analoghe condotte.
L’attività d’indagine, coordinata dalla Procura presso il Tribunale dei Minorenni di Milano e svolta dalla sezione investigativa del Commissariato di Pubblica Sicurezza, ha avuto origine nel settembre u.s. allorquando, la madre di una delle vittime, intercettando una pattuglia della Squadra Volanti del Commissariato dedita alla consueta vigilanza dei plessi scolastici cittadini, ha raccontato agli agenti come suo figlio fosse appena stato aggredito e poi rapinato da un gruppo di suoi coetanei; la vittima, un diciassettenne studente di un noto istituto scolastico gallaratese, uscendo da scuola al termine delle lezioni, nel rincasare in sella al suo monopattino, è stato afferrato alle spalle e poi accerchiato da un gruppo di ragazzi i quali, agendo come un vero e proprio branco, assumendo condotte e ruoli distinti, hanno aggredito e rapinato il ragazzo impossessandosi dei soldi che il giovane aveva ricevuto dai suoi genitori; il giovane rapinato, in balìa dei suoi aguzzini che dopo avergli sottratto il danaro, hanno continuato a schernirlo e malmenarlo, ha riportato un trauma facciale e diverse fratture con iniziale prognosi di 20 giorni.
A fronte del grave episodio delittuoso denunciato dalla madre, gli investigatori del Commissariato, grazie anche alla fattiva collaborazione della scuola frequentata dal ragazzo, alle testimonianze oculari di altri studenti ed alla dettagliata analisi delle immagini del circuito di videosorveglianza scolastico, hanno ricostruito la dinamica dei fatti e cristallizzato, nei giorni seguenti, le rispettive responsabilità di ciascun componente del branco.
I rei, alcuni dei quali con precedenti specifici, identificati e già noti agli agenti quali componenti di un sodalizio dedito alla commissione di reati della medesima natura, fino a quel momento mai denunciati dalle vittime per paura di ritorsioni, verranno condotti presso l’istituto penitenziale minorile di Roma.
La gravità dei reati e le relative modalità di esecuzione, la personalità degli indagati caratterizzata da una spiccata indole aggressiva e l’evidente inserimento degli stessi in un contesto criminale deviante, contraddistinto dalla commissione di reati di particolare allarme sociale tali peraltro da creare paura nelle giovani vittime, hanno portato all’arresto utile anche a scongiurare la più che probabile reiterazione di ulteriori analoghe condotte criminali.
Peraltro, uno degli odierni arrestati, dovrà altresì rispondere di una rapina commessa a Busto Arsizio nel novembre scorso durante cui, spingendo da dietro un giovane ragazzo, facendolo rovinare in terra e tenendolo bloccato per le spalle, gli strappava di mano il portafoglio.