Le aziende del varesotto preoccupate dall’inevitabile transizione ecologica e digitale: un convegno di Federmanager Varese ha posto le basi per il futuro

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Un momento del convegno

VARESE, 10 giugno 2023-di GIANNI BERALDO

Come e quanto impatterà l’inevitabile transizione ecologica e digitale sulla nostra economia, sulla nostra società, sulla nostra politica? Variabili che dovranno fare i conti con cambiamenti epocali a livello di indispensabili materie prime delle quali come litio e altri elementi naturali che solo pochi Paesi al mondo possiedono. Gli stessi che determineranno (in realtà già determinano) l’economia mondiale dando vita a nuovi assetti geopolitici con impatti ora difficile da prevedere ma sicuramente devastanti rispetto agli attuali.

Preoccupazioni e previsioni dei quali se ne è parlato oggi, durante il convegno

Eligio Trombetta, presidente uscente Federmanager Varese

organizzato alle Ville Ponti da Federmanager Varese alla presenza di alcuni importanti relatori come Massimiliano Serati, (Deputy dean facility Research di Liuc Business School), Paola Margnini (Responsabile centro studi di Confindustria Varese), Franco Ongaro (Chief Trechnology and Innovation Leonardo) e l’ex assessore regionale alla transizione ecologica Raffaele Cattaneo, ora Sottosegretario alle Realazioni Internazionali ed Europee sempre di Regione Lombardia.

Convegno aperto dal presidente uscente di Federmanager Varese Eligio Trombetta seguito da Federico Visconti, rettore Liuc di Castellanza.

Paola Margnini

Transizione ecologica e digitale che andrà a impattare sull’intera filiera produttiva delle singole aziende, come sostiene Paola Margnini << Un tema che va sulle gambe della sostenibilità consumatore. Dobbiamo fare un ragionamento sulle politiche di accompagnamento, dare possibilità competitive tipico di altri territori. Per farlo abbiamo individuato Mil, sviluppatore di start up e innovazione legato a forme di transizione che veicola la transizione verso il tessuto produttivo territoriale>>.

Dopo cinque anni di amministrazione a livello regionale con assessorato specifico, Cattaneo padroneggia molto bene la materia <<Cosa possono fare le istituzioni. Vi è bisogno di un approccio idealista, la transizione ecologica avverrà ed è necessario che avvenga, però questo deve essere fatto in maniera idealista. Ambientale certo ma anche economico. Esempi di decrescita infelice ne ho visti parecchi, esempi di crescita felice non ho ancora. Dobbiamo renderci conto che questa partita cambierà gli equilibri del mondo, dettati da chi possiede litio ecc..Questo impatta anche sulle imprese ed economia del nostro territorio>>.

Se l’ex assessore regionale lancia un allarme, Serati guarda oltre evidenziando che <<Questo dibattito è un esempio di buona pratica di relazione reciproca che ha prodotto conoscenza e aiuta anche sviluppare e trovare quelle fondamentali risorse economiche. Per questo è importante la collaborazione tra Liuc e Federmanager>>.

Parlando di praticità e lavoro sul campo, un esempio è il famoso brand internazionale Leonardo, qui rappresentato da Ongaro << Siamo tutti preoccupati della guerra in corso in Ucraina ma lo scenario che si prospetta in un prossimo futuro sarà ancora peggio con Paesi detentori di gran parte delle risorse necessarie per la transizione ecologica e digitale. Sotto il punto di vista aeronautico la prospettiva non è rosea. Ora stiamo pensando all’idrogeno sul quale stiamo lavorando parecchio a livello di propulsione: infatti abbiamo ibridizzato i nostri elicotteri>>.

Franco Ongaro dell’azienda Leonardo

Leonardo punta a guadagnare terreno a livello economico anche sulla gestione in house dei rifiuti, tra le voci di maggior costo<< se gestiamo i nostri rifiuti, tipo fusoliere con scarti di fibra carbonio, già questo sarebbe un gran risparmio, Abbiamo già cambiato uno dei nostri cicli, lavoro non semplice perché dobbiamo ricertificare tutto e molti processi consumano ancora tanta acqua e stiamo lavorando per consumarne meno>>.

Il manager dell’importante azienda aeronautica del varesotto aggiunge <<Ora finalmente stiamo andando verso l’autoproduzione di energia>>.

Ongaro infine accenna all’importanza del Supply Chain, ossia quel processo che permette

Federico Visconti

di portare sul mercato un prodotto o servizio, trasferendolo dal fornitore fino al cliente coinvolgendo i protagonisti dell’intera filiera. Nel caso di Leonardo Ongaro evidenzia come la CO2 che viene emessa è solo il 10% del totale, il 40 % lo emette il supply chain, mentre il resto i prodotti venduti>>.

Insomma il percorso verso la transizione ecologica e digitale è complesso ma inevitabile.

Chi sopravviverà a questo passaggio epocalea livello industriale ma non solo non è dato saperlo, ma certamente non tutti saranno in grado di affrontarlo. E qui cominceranno i guai.

direttore@varese7press.it