VARESE, 15 giugno 2023-Il tema delle modalità di sostentamento per il settore dell’editoria continua a generare studi e proposte, non sempre risolutivi.
È di fine aprile l’annuncio di Elon Musk che prometteva di offrire agli utenti Twitter la possibilità di pagare per un solo articolo, senza dover sottoscrivere un abbonamento a una testata. Ma a sollevare i primi dubbi erano stati gli stessi lettori, preoccupati per l’impossibilità di accertarsi della qualità del contenuto prima di acquistarlo.
I lettori preferiscono l’informazione gratuita
Lo scorso autunno la Gallup/Knight Foundation, una fondazione a supporto della libera informazione, ha pubblicato i risultati di un sondaggio che voleva indagare la risposta del pubblico davanti a un paywall. I ricercatori hanno fatto questa domanda a un gruppo di americani adulti: “Supponiamo che stiate tentando di accedere a una notizia online e che dobbiate pagare per continuare a leggerla o guardarla. Quale delle seguenti cose saresti più propenso a fare?”.
Il 48% percento ha affermato che avrebbe cercato la notizia su un altro sito non a pagamento. Il 28% si sarebbe rivolto a un’altra notizia o a qualcosa di diverso. Il 7% avrebbe cercato l’informazione tramite i social media. Il 4% avrebbe effettuato la registrazione al sito per iniziare una prova gratuita. Il 3% si sarebbe rivolto a conoscenti che potevano già aver avuto accesso a quella notizia.
Solo l’1% avrebbe effettivamente pagato per leggere la notizia.
(fonte notiziario.uspi.it)