BUSTO ARSIZIO, 16 giugno 2023-Nel primo pomeriggio di lunedì 12 giugno il Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio ha ricevuto la telefonata di un’anziana donna che chiedeva aiuto perché in balia del figlio violento e armato di pistola. Arrivati immediatamente sul posto, un’abitazione di via Belloli, gli agenti della Volante hanno citofonato alla richiedente ricevendo in risposta solo le urla di un uomo che li minacciava e insultava.
I poliziotti hanno raggiunto l’abitazione, trovando la donna sdraiata sul pavimento, dolorante e con evidenti ferite al volto, che li ha subito messi in guardia ribadendo che il figlio aveva una pistola e che l’avrebbe sicuramente usata contro di loro.
Timore avvalorato dal fatto che nel vetro di una finestra era ben visibile un foro provocato, come spiegava la stessa vittima nel consegnare un proiettile agli agenti, da un colpo di pistola esploso dal figlio pochi giorni prima e che, dopo essere passato a pochi metri dalla sua testa, aveva forato la finestra per poi fermarsi contro il balcone.
Dopo aver messo al sicuro la donna e il marito, invalido e su una carrozzina, i poliziotti hanno iniziato un paziente negoziato per persuadere l’esagitato, nascosto in un’altra stanza, a consegnarsi. Dopo varie minacce di sparare anche agli agenti l’uomo si è convinto a uscire ed è stato bloccato non senza fatica dai poliziotti, nel frattempo raggiunti e affiancati dai colleghi. Nel corso della perquisizione sono stati recuperati, oltre a due patenti di guida intestate a un’altra persona, una pistola scacciacani, diverse armi giocattolo e tre coltelli, ma non la pistola vera che aveva esploso il colpo contro la finestra e che lo stesso responsabile affermava di avere nascosto e di non voler consegnare.
Alla madre, successivamente trasportata in ospedale, sono state diagnosticate fratture al volto. Dai racconti suoi e del marito è emersa una situazione familiare decisamente critica, con il figlio che, sebbene residente in una città piemontese, di fatto torna a suo piacimento dall’appartamento dei genitori, usufruendo di vitto e alloggio gratuiti e imperversando con esplosioni di violenza contro persone e oggetti.
L’uomo, un cinquantatreenne con numerosi precedenti e dipendenza da alcol e stupefacenti, è stato arrestato in flagranza di reato d’intesa con la Procura della Repubblica di Busto Arsizio e condotto in carcere. Gli vengono contestati i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione delle patenti e detenzione abusiva di arma bianca e della pistola, seppure questa non sia stata ancora trovata.