VARESE, 6 luglio 2023-«In un clima di incertezza economica, l’ennesima stretta monetaria della Bce mette a rischio il credito soprattutto per le piccole e medie imprese»: a dirlo è Mauro Colombo, direttore generale di Confartigianato Imprese Varese e amministratore delegato di Artser, che mette in fila cifre e conseguenze. A cominciare dal tasso di riferimento, salito di 25 punti base, portando l’aumento cumulato da luglio 2022 a 375 punti. Un dato allarmante, considerando che i prestiti per le Mpi hanno segnato un calo del 3%, peggiore del -1,6% di settembre 2022 e molto più accentuato rispetto al -0,4% del totale delle imprese.
L’inflazione, soprattutto quando elevata e costante, mette in difficoltà non solo i consumi, ma anche la produzione. Le aziende devono gestire gli aumenti dei costi di produzione e una riduzione dei loro margini quando l’effetto inflazionistico non è totalmente trasferibile ai prezzi dei prodotti e dei servizi. Il rischio è una progressiva perdita di competitività.
Ma anche la politica della Bce, orientata a frenare la galoppata dell’inflazione, ha ripercussioni negative sulle Pmi poiché frena il credito e limita le possibilità di crescita e sviluppo, nonché gli investimenti in digitalizzazione e transizione ecologica, cruciali per la sopravvivenza in un mercato che richiede sempre più innovazione.
«Per questa ragione l’importanza della partnership con ConfidiSystema! è fondamentale– rilancia Colombo – I confidi svolgono, infatti, un’importante attività di rilascio di garanzie collettive a favore di piccole e medie imprese per facilitare l’accesso al credito di banche e altri intermediari finanziari». Chiaro è che, in un periodo in cui la domanda di credito per investimenti è in forte calo, i confidi possono rappresentare un sostegno vitale per le Pmi, «e il binomio Artser-ConfidiSystema! è, in proposito, molto più che strategico».
«In questo momento è cruciale il ruolo delle nostre figure professionali, capaci di guidare le scelte delle imprese nel complesso rapporto con il sistema bancario. Nei prossimi mesi potrà essere più difficile accedere al credito bancario, ottenerlo a costi ancora sostenibili e negoziare le condizioni per ottenere un finanziamento – prosegue Colombo – Il nostro compito, con le professionalità e l’esperienza decennale in questo settore, ci permette di collaborare con le aziende su tutti gli elementi necessari al raggiungimento degli obiettivi, sia interni sia esterni: attraverso il monitoraggio finanziario e la gestione dei flussi di cassa che sono la premessa necessaria e sufficiente per l’avvicinamento alla banca. A garanzia dell’accesso al credito interviene, in parallelo, il confidi mentre è possibile approcciare altri finanziamenti attraverso la finanza agevolata. Si tratta di un circuito virtuoso che può mettere le aziende al riparo dai venti della recessione che soffiano in questo particolare periodo storico».
Unica parziale consolazione in un momento oggettivamente critico è l’apertura del numero uno dell’Abi: «Le banche in Italia mantengono quasi i due terzi dei mutui a tasso fisso, con tassi di raccolta in continuo aumento, e, su richiesta, possono allungare la durata dei mutui per chi è in regola con i pagamenti o realizzare surroghe» sono le parole pronunciate nel corso dell’assemblea di mercoledì.
Andrea Bianchi, direttore generale di ConfidiSystema!: «Abbiamo la convinzione che l’accesso al credito tradizionale sia una variabile che sempre di più nel futuro sarà più difficile per le imprese, complici la probabile uscita dal temporary framework e la politica monetaria della Bce. In questo quadro diventa sempre più necessario affrontare il problema del credito alle Pmi con un supporto che unisca garanzia, competenza e consulenza». In pratica, anche in questo caso, siamo di fronte all’importanza della sinergia Confidisystema!-Artser. «Penso in particolare al tema della sostenibilità che, sempre di più, dovrà essere tradotto dalle aziende in argomenti che siano utili alla competitività e a un accesso al credito puntuale: il nostro impegno sarà sempre più rivolto in questa direzione» prosegue Bianchi, auspicando che «il legislatore riconosca che la garanzia del confidi deve essere valorizzata rendendola complementare e non concorrenziale con quella del Fondo di Garanzia». Infine: «Stiamo diventando un veicolo sempre più strategico per accompagnare le aziende verso finanziatori che allarghino il raggio rispetto alle banche, che pure rimangono il riferimento principale. È importante intercettare risorse del mercato da investire nell’economia reale frazionata».
Riflette Colombo: «Le difficoltà attuali impongono una risposta proattiva e coordinata. I dati di questi mesi indicano un rischio recessione e certificano una riduzione dell’attività produttiva che non può che metterci in allarme».
È quindi essenziale, al di là degli interventi dei singoli o nazionali, che le autorità monetarie mantengano un atteggiamento equilibrato e ponderato. «Non ammetteremo una frenata produttiva o il collasso delle Pmi, che sono il collante delle nostre filiere industriali» conclude Colombo ricordando che l’indice manifatturiero è ai minimi dalla pandemia tanto in Europa quanto negli Usa.