VARESE, 15 agosto 2023-Numero, rigorosamente in b/n, incentrato sulle storiche band rock come quella americana degli Hüsker Dü e i Kina da Aosta. Di questo e molto altro ne parlanell’ultimo numero la storica fanzine WolverNight.
Inoltre articoli su Hüsker vs Reagan, Gianpiero Capra (intervista), SST Records, Nova Mob, Sugar, Dritti contro un Muro Giorgio Senesi (intervista), The Replacements, Giulio Zillo, 20 Minutes, Sugar, Roberto Curti (Blow Up Magazine), Graduate Unskilled, Mauro Zambellini, Renzo Chiesa (intervista), Melanie Safka, Anais Drago, Marcello Milanese, The Allman Brothers Band, Walter De Bona, Dischi (John Mellencamp, Ceramic Dog, Yusuf / Cat Stevens, Steve Mason)…
Per averla in formato cartaceo offerte a partire da: 3 euro (brevi manu richiesta ai redattori della fanzine), 5 via posta o in formato PDF 1 euro (paypal a macy69@tiscali.it).
Sito con tutti i numeri vecchi in via di pubblicazione https://wolvernight.wordpress.com/
La fanzine WolverNight nasce sul finire del 1990 come scusa per avvicinare il gruppo punk tedesco Jingo De Lunch, che si sarebbe esibito in quel periodo presso la discoteca “Sandokan” a Gravellona Toce. Massimiliano Stoto (Macy) appassionato di musica e fumetti s’inventa qualche recensione, un nome ispirato dai suoi supereroi Marvel preferiti (Wolverine & Nightcrawler), stampa cinquanta copie e si presenta al locale con gli amici Sergio e Donato.
Ottenuta l’intervista che farne? Un secondo numero?
Ma si…. e inizia un’avventura che per quasi vent’anni e 43 numeri ufficiali (altri sei sono in realtà solo “speciali” dell’Associazione Perchè No?) ha, nel bene e nel male, caratterizzato con il locale/associazione Perché No? e 4 / 5 gruppi locali – che hanno raggiunto una visibilità nazionale – la scena rock underground provinciale.
La fanzine per i primi sette numeri ha avuto una cadenza mensile e poi ha diluito le proprie uscite diventando all’incirca semestrale. Con l’ingresso in redazione di Michele Griggi e Alberto Nobili dopo i primi numeri la fanzine ha cominciato a crescere per contenuti e diffusione. Dalle 50 copie del primo numero prevalentemente diffuse a Verbania ha raggiunto tirature anche di 700 copie diffuse in tutta Italia.
Da sempre scritta con la generosità degli appassionati piuttosto che con la specificità dei fans o la professionalità da giornalisti, WN non si è mai specializzata in generi. Con scritti basati sui gusti della redazione, si è occupata principalmente di musica rock, non disdegnando cinema, libri, fumetti e concedendo spazio a varie espressioni letterarie come poesie e racconti. Con la redazione allargata a Sauro Zani, Marco Massarelli e Davide Rossi assieme al precedente trio, la fanzine ha probabilmente vissuto il suo periodo migliore per proposte e contenuti intorno alla seconda metà degli anni ’90.
Dopo, un lungo e lento declino con le uscite diradate e la conseguente diminuzione di copie stampate. Poi con una redazione formata da Stoto Massimiliano, Giorgio Ferroni e Agostino Roncallo negli ultimi anni questa squadra ha prodotto un paio di numeri sino al 2008 (tiratura 150 copie), che hanno significato solo un tentativo di ridefinire un progetto che aveva perso l’orientamento creativo.
WolverNight cessava nel 2009 con un numero 50 già praticamente pronto ma che non troverà luce. WolverNight in quegli anni ha anche promosso il cd dei gruppi della zona “Instabile e lubrificante” (1996) e i libri di Luca Antonini “Sprut Sprut” (1994) e “Candida” (1995).
Poi encefalogramma piatto per 10 anni sino al 2019, dove con un colpo di coda, ritornando da un concerto a Torino Massimiliano Stoto, Alberto Nobili, Giorgio Ferroni fanno rinascere (una reunion… sigh) la redazione con l’idea di riprendere le pubblicazioni della fanza (sia cartacea che on line).
Una “bieca” scusa per uscire di casa la sera, ritrovarsi a bere birra tra amici, “muovere” il cervello e sparare cazzate sul r’n’r… incidentalmente (forse), questo porta a nuove uscite e a nuove imprese di WolverNight.
Esce infatti il numero 51 a novembre 2019 dedicato in gran parte a Bruce Springsteen e poi altri cinque sempre incentrati su una band con a corollario altri articoli. A giugno 2020 un numero di 68 pagine di cui 50 dedicate ai Baustelle, poi su Nick Cave a novembre 2020, a luglio 2021 su Björk 72 pagine di cui trenta a lei dedicate e il resto ad altre voci femminili, a gennaio 2022 sempre 72 pagine dedicate in gran parte ai CCCP Fedeli alla Linea, e poi il numero il 57 uscito a novembre 2022 incentrato sulla grande band inglese degli XTC.
Ultimo numero il 57 è uscito ad agosto 2023 incentrato sulle band Hüsker Dü e Kina.
I nuovi numeri (e buona parte dei vecchi, che vengono regolarmente ri-messi in pubblicazione) e sono visionabili in formato PDF su questo blog.