VARESE, 13 settembre 2023- di GIANNI BERALDO-
Come tutti sanno Tangentopoli è stato il primo vero spartiacque tra il modo di fare e interpretare la politica, con tutti i suoi protagonisti, e quella attuale con alcuni leader carismatici ma non certamente dello spessore (non solo politico) di quelli di un passato recente.
Il processo denominato Mani Pulite è stato un terremoto politico devastante che di fatto ha fatto piazza pulita di tutti i partiti e la loro storia: tutto nel giro di un paio d’anni dal primo vagito dal taglio scandalistico datato 1992 con l’arresto di Mario Chiesa.
Spariti dalla scena ma non scomparsi.
Come la Democrazia Cristiana che sabato 16 settembre 2023 si riunirà in Congresso presso l’Hotel Astoria Palace di Palermo (a partire dalla ore 10) con Salvatore Cuffaro segretario politico nazionale uscente della Democrazia Cristiana.
Cuffaro che durante una iniziativa di Partito a Caltanissetta era emozionato dal fatto di poter fare ripartire la Democrazia Cristiana, nella città in cui lo stesso partito ebbe i natali:
“Noi sabato faremo il congresso regionale e poi nelle settimane successive faremo tutti i congressi provinciali, ciò sta a significare che la Democrazia Cristiana è un partito, libero, aperto, plurale e democratico, sabato in quella occasione sarà eletta la nuova dirigenza siciliana.
Non ci sarò più io a gestire il movimento, ma la nuova dirigenza eletta dal congresso, poiché io andrò a fare il mio lavoro di segretario politico nazionale della Democrazia cristiana in giro per l’Italia”, dice l’ex Presidente della Regione Sicilia.
Cuffaro poi aggiunge: “Sarà la classe dirigente, eletta dal congresso, a fare le liste per i prossimi appuntamenti elettorali, comprese le prossime amministrative di Caltanissetta.
La lista della Democrazia Cristiana tornerà nella scheda elettorale di Caltanissetta, dopo tanti anni e ci sarà anche la lista della Democrazia Cristiana in seno al consiglio provinciale.
L’istituzione delle Provincie è una grande battaglia. Vogliamo ridare al territorio una rappresentanza provinciale, una rappresentanza che manca da troppo tempo, pensiamo altresì che una classe dirigente deve avere a cuore il proprio territorio, deve conoscere il proprio territorio. Le province sono il collegamento tra le autonomie locali la Regione e lo stato centrale. Pertanto la Democrazia Cristiana avrà le sue liste sia per le comunali che per le provinciali”.
Cuffaro continua dicendo: A quelli che non vanno a votare, io voglio ricordare una frase di De Gasperi, che diceva, la Politica la si fa o la si subisce, chi non va a votare sceglie di non fare politica, di non partecipare al gioco della democrazia elettiva e quindi la subisce.
Chi sceglie di non partecipare rinuncia a poter essere protagonista nella scelta e fa sì che altri scelgano per lui e quindi non ha motivo di lamentarsi quando le scelte sono sbagliate, quindi non partecipare al voto non andare a votare è una scelta perdente.
Perché si delega gli altri quello che ognuno dovrebbe volere per se stesso, quindi, se vogliamo cambiare, se le cose che non vanno bene, non ci convincono, se le vogliamo modificare partecipiamo alla politica candidandoci e cercando il voto, altrimenti non abbiamo motivo di lamentarci.
Per info: https://www.democraziacristianasicilia.it/congresso-regionale-sicilia-2023/