VARESE, 15 settembre 2023–Domani sera alle 20.30 allo stadio di Cortina d’Ampezzo, ciascun giocatore giallonero a roster potrà dire con orgoglio “io c’ero”, comunque vada a finire. Questa è la prima volta per Varese in Supercoppa Italiana. Il pronostico della finale è avverso poiché, sulla carta, gli avversari ampezzani sono più forti potendo vantare un numero di stranieri superiore, giocatori importanti e disputando un campionato di più alto livello rispetto a quello in cui militano i Mastini.
Però, si sa, il bello dello sport è racchiuso proprio nel gusto dell’impresa, in quella voglia di provare a vincere la forza del vento contrario che soffia in faccia a chi, sulla carta, è più debole. Domani sera il Varese dovrà far leva proprio su questa motivazione, sull’orgoglio di esserci con merito, sulla spinta emotiva di tantissimi tifosi al seguito. Oltre che sulla disciplina.
Il test contro il Fassa di una settimana fa ha fornito rilevanti indicazioni a giocatori e coach misurandosi contro una compagine che gioca lo stesso campionato del Cortina: i Mastini dovranno giocare con la testa sgombra dal timore reverenziale del salto di categoria e avranno il diktat di non incappare in penalità inutili. Regalare superiorità sul ghiaccio a chi già è più forte sarebbe deleterio e, probabilmente, irreparabile.
Le parole di M. Mazzacane
“Quando abbiamo iniziato la stagione scorsa non pensavamo forse di arrivare a giocarci questa finale. Sappiamo di affrontare una squadra forte che ha almeno un mese di preparazione in più rispetto a noi, ma siamo comunque in crescita dal punto di vista fisico e si è visto anche contro il Fassa. Domani ci giochiamo quello che è per noi un sogno, ma questo non significa andare sul ghiaccio con superficialità o senza consapevolezza nei nostri mezzi. Domani giocheremo anche per quei nostri ex compagni di squadra dell’anno scorso perché se siamo qui il merito è anche loro”.
Le parole del coach:
“C’è un gap tra Cortina e Varese. Loro hanno giocatori forti, alcuni sono anche i più forti della lega, ma dobbiamo cercare di ridurre, sul ghiaccio, questo divario, con molta attenzione. In allenamento stiamo lavorando sulle cose più semplici, a partire dalla difesa. Mi piacerebbe vedere una squadra che non regala uomini all’avversario e avere sempre un uomo pronto a recuperare il disco per poi ripartire. Ma vorrei anche vedere una squadra che si propone in avanti giocando senza troppa paura”.
Le parole di Matteo Malfatti:
“Se siamo arrivati a giocare questa finale di Supercoppa è merito di tutti: giocatori, staff, ma anche tutti coloro che ci hanno supportato, a partire dagli sponsor e dai vari partner. Da parte mia, che ero sul ghiaccio tanti anni fa, vorrei essere domani in spogliatoio insieme ai ragazzi per poter vivere il momento e giocare questo genere di sfide. Ringrazio i tifosi che si sono subito organizzati per esser presenti a Cortina. L’anno scorso ci hanno dato una spinta importante e spero possa essere così anche in questa stagione”.