VARESE, 25 settembre 2023 – Una giornata importante per il Dipartimento di Biotecnologie e scienze della vita dell’Università dell’Insubria, che ha inaugurato il nuovo laboratorio didattico «Mirella Pilone» in via Dunant 3 a Varese, alla presenza del magnifico rettore Angelo Tagliabue, del direttore generale Marco Cavallotti e del direttore del Dbvs professor Luigi Valdatta, con la partecipazione del professor Alberto Coen Porisini, presidente del Consiglio comunale di Varese, intervenuto portando i saluti del sindaco Davide Galimberti, e del dottor Luca Manfredi in rappresentanza di Asst dei Sette Laghi. Alla cerimonia sono intervenute Cecilia Pilone e Maria Rosa Pilone, nipote e cugina della professoressa a cui è intitolato il laboratorio.
«Sono orgoglioso di essere qui e di portare avanti una tradizione accademica importante, legata all’innovazione tecnologica – commenta il rettore Angelo Tagliabue -. La memoria va mantenuta e coltivata perché è un valore aggiunto a cui all’Università dell’Insubria teniamo molto».
«Questo laboratorio didattico consentirà di aumentare l’offerta formativa del nostro ateneo per gli studenti che lo frequentano – commenta il Direttore Dbsv Luigi Valdatta -. Un laboratorio didattico che potrà essere utilizzato anche per studenti di altri corsi di laurea afferenti ai diversi Dipartimenti in un’ottica di crescita».
Il nuovo edificio, spiega il professor Francesco Acquati, sorge accanto al Padiglione Lanzavecchia, nel cuore scientifico del Campus di Bizzozero, misura 120 metri quadrati ed è composto da una parte di servizi e una parte dedicata ad uso laboratorio didattico di biologia cellulare e molecolare, con 36 postazioni singole per gli studenti. Applausi ed emozione alla scopertura della targa, che in sintesi ricorda Mirella Pilone come «Docente e scienziata in questo ateneo, ispiratrice della nascita delle discipline biologiche e biotecnologiche all’Università dell’Insubria».
La professoressa Mirella Pilone (Milano 1942-2021), laureatasi in Scienze naturali all’Università degli studi di Milano, è stata protagonista di una proficua attività di ricerca in Patologia generale e nel 1994 è approdata all’Insubria come professore ordinario di Biochimica. Qui ha da subito partecipato attivamente alla fondazione del polo biologico dell’ateneo, che ha avuto la sua consacrazione con l’istituzione del Dipartimento di Biologia strutturale e funzionale nel 1998 in via Dunant 3. In particolare, la professoressa Pilone ha coordinato in prima persona l’istituzione e lo sviluppo del corso di laurea in Biotecnologie.
La sua esperienza scientifica, basata sullo studio del rapporto struttura e funzione degli enzimi, ha rappresentato lo stimolo per costruire una realtà biotecnologica basata sull’impiego degli enzimi in ambito industriale e biomedico. È stata consulente scientifico per numerose aziende (per esempio Farmitalia, Istituto Donegani, Recordati, Dobfar) e riferimento della biochimica nazionale e internazionale (membro della The Biochemical Society UK e della The Protein Society Usa).
«Dal punto di vista personale – ricorda il professor Loredano Pollegioni –, la professoressa Pilone ha coltivato nel corso della sua vita grandi passioni che andavano oltre la scienza. Donna di cultura poliedrica, è sempre stata una grande amante dei viaggi e la sua curiosità l’ha portata a visitare i deserti e le savane dell’Africa, il circolo polare artico e le cime della catena dell’Himalaya. Il suo grande amore per la montagna si è manifestato negli anni anche nei confronti della val d’Aosta e delle sue tradizioni. I suoi più stretti collaboratori la ricordano ancora oggi per la sua grande ospitalità e generosità e (non ultimo) per il suo incomparabile crème caramel»
.Il pomeriggio di festa del Dbsv era iniziato alle 14, con la partecipazione all’undicesima edizione della «Biotech Week», la settimana di eventi promossa in Italia da Assobiotec-Federchimica, coordinata per l’Insubria dalla professoressa Candida Vannini dove erano presenti la professoressa Elena Bossi, presidente del corso di laurea triennale in Biotecnologie, e dalla professoressa Flavia Marinelli, delegata del rettore per la Ricerca.
In questo ambito, sono stati presentati i primi risultati del progetto Mabi-Kt svolto da
alcuni studenti e dalle docenti Candida Vannini e Francesca Berini del corso di studio in Biotecnologie: è stata fatta una mappatura delle aziende biotecnologiche del territorio e dei laureati nel settore negli ultimi 10 anni, con l’obiettivo di aumentare la sinergia tra l’università e le imprese e orientare la preparazione degli studenti verso le competenze richieste dal territorio. Le opportunità e le figure professionali per i biotecnologi sono state inoltre presentate da alcuni rappresentanti delle aziende e dai laureati parte del progetto, tra il pubblico anche studenti delle scuole superiori, sia in presenza che a distanza.
Ha fatto parte dell’evento «Biotech Week» anche la giornata dell’accoglienza delle 155 matricole del corso di laurea in Biotecnologie, che anche quest’anno ha esaurito i posti disponibili. Matricole che hanno poi partecipato all’inaugurazione del Laboratorio Mirella Pilone, culmine della giornata.