Troppi tavoli all’aperto, a Busto Arsizio l’amministrazione comunale pone un freno

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Piazza Montegrappa Varese

BUSTO ARSIZIO, 29 settembre 2023-I déhors con tavolini e sedie che si sono moltiplicati all’esterno di bar e ristoranti soprattutto a partire dal periodo pandemico hanno certamente rivitalizzato la città e consentito agli esercenti di ampliare gli spazi a disposizione dei clienti, ma nel corso del tempo esigenze di sicurezza e di decoro hanno imposto la necessità di un’approfondita riflessione sulle modalità con cui migliorare la convivenza tra i “tavolini” e una realtà urbana complessa come quella di Busto Arsizio.

Questo il tema al centro di una riunione convocata dal sindaco questa mattina, a cui hanno partecipato, ciascuno per le proprie competenze, gli assessori Maffioli (Sviluppo economico), Artusa (Bilancio), Loschiavo (Sicurezza), i consiglieri comunali Paolo Geminiani e Matteo Sabba, i dirigenti e i funzionari alla partita, e Ascom, rappresentata dai fiduciari dei pubblici esercizi.

Un confronto su tutti gli aspetti della questione, da cui è scaturita la decisione di prevedere verifiche più stringenti sul rispetto dei diversi regolamenti comunali e delle norme generali che disciplinano la materia.

Una stretta necessaria, utile a garantire ordine e decoro in tutte le zone della città: l’Amministrazione verificherà che gli esercenti non superino i limiti di spazio occupabili dai tavolini,  che utilizzino arredi di forma e colore descritti nel regolamento del decoro; nel caso di déhors prospicienti a vie trafficate sarà valutato attentamente ogni elemento utile a garantire la totale sicurezza dei clienti e dei lavoratori.

Anche la regolarità dei pagamenti della tassa di occupazione del suolo pubblico e dei canoni di affitto degli spazi comunali costituisce un altro elemento che sarà verificato con attenzione.

In caso di mancato rispetto delle norme e dei regolamenti verranno adottate tutte le misure prevista dalla legge, a partire dalla revoca delle concessioni.

Il sindaco si è riservato inoltre di valutare la possibilità di intervenire con ordinanze restrittive (per esempio relative agli orari di chiusura) nei confronti delle attività la cui clientela si renda responsabile di incuria, schiamazzi e atti vandalici o violenti.

 

Una decisione che non ha lo scopo di penalizzare gli esercenti che con il loro lavoro offrono un servizio imprescindibile per la città, ma di migliorare la città e di renderla ancor più vivibile, accogliente e attrattiva.

Le misure intendono inoltre costituire un’azione di educazione al rispetto degli spazi pubblici e di tutti i cittadini, anche nei confronti dei pubblici esercizi che lavorano ogni giorno in ottemperanza alle disposizioni, vigilando anche sui comportamenti della propria clientela.