CINISELLO BALSAMO, 15 ottobre 2023-Su un cavo stare in equilibrio significa muoversi, se non ti sposti non puoi raggiungere l’altra estremità. Questo è l’approccio con cui Andrea Loreni affronta ogni sua performance da funambolo, consapevole che la vita è nel presente e che dobbiamo avere la disponibilità ad accogliere quello che c’è e non quello che si vorrebbe che ci fosse.
Quello che c’è stato il pomeriggio di sabato 14 e il mattino di domenica 15 ottobre
Quello che si voleva che ci fosse era il raggiungimento del primato mondiale, ovvero che
La “vetta della montagna”, già raggiunta in questi giorni, questo weekend non ha voluto farsi conquistare. Ma come gli alpinisti sanno, un “fallimento” ci parla dei nostri limiti, caratteriali, fisici, tecnici, e diventa terreno di lavoro e punto di ri-partenza.
«Ieri sera è andato in scena uno spettacolo diverso da quello immaginato. Non c’è un copione per quello che è un vero e proprio tentativo: la riuscita non è scontata, non è scontato nulla. Avevo fatto delle prove che erano andate molto bene, altre erano andate male, tuttavia ho tentato.» racconta Andrea. «Sono caduto in una specie di “baratro” inaspettato, spiazzante, che è quella zona da esplorare ora. Ci possono essere mille scuse: le scarpe, l’umidità… La verità è che ero troppo nella testa, troppi pensieri, non ero invece nel corpo, nella postura giusta. Non ho saputo ascoltare bene questo cavo. Resta il fatto che è stata per me, a livello emotivo ed emozionale, “vita”, molta vita, molto molto intensa, di cui ringrazio Gianni Rovera di FAS, tutta l’organizzazione, i miei rigger, il Comune di Cinisello Balsamo e le persone che erano lì che mi hanno supportato con abbracci, sorrisi. Sono stati momenti di vita molto belli, molto intensi per quanto complessi e nuovi da esplorare.»