VARESE, 29 ottobre 2023 – Un evento pubblico per approfondire il tema dell’autonomia differenziata organizzato da MoVimento 5 Stelle di Varese e Provincia promosso dalla europarlamentare Maria Angela Danzì, che si svolgerà a Varese martedì prossimo, 31 ottobre, con inizio alle ore 21 presso il Palazzo comunale, nella prestigiosa cornice del Salone Estense.
Oltre alla deputata europea, l’incontro prevede la partecipazione di Roberto Fico, già
presidente della Camera dei Deputati, e dei rappresentanti di istituzioni e
organizzazioni sindacali del territorio.
Interverranno infatti al confronto: Davide Galimberti, sindaco di Varese, Marco
Magrini, presidente della Provincia di Varese, Stefania Filetti, segretaria provinciale
Cgil, Antonio Massafra, coordinatore territoriale Varese di Uil Lombardia, e Albino
Gentile, segretario territoriale Cisl dei Laghi.
Conduttore e moderatore della serata il consigliere comunale Luca Paris, promotore nel
settembre scorso di una mozione, approvata a maggioranza in Consiglio, che chiede al
governo di ritirare il disegno di legge sull’autonomia differenziata delle regioni a statuto
ordinario, presentato dal ministro leghista Roberto Calderoli.
Posizione dettata da puntuali considerazioni, che saranno al centro del confronto tra gli
ospiti della serata. Esiste infatti una relazione e interdipendenza tra tutti i territori italiani, tali per cui il Paese cresce o arretra insieme. Di questo aspetto il disegno di legge “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto
ordinario”, attualmente in discussione al Senato e conosciuto come disegno di legge
Calderoli, tiene davvero poco conto, prefigurando potenziali disuguaglianze e disparità di
trattamento tra i cittadini italiani. Ogni materia di autonomia differenziata comporta
necessariamente una sottrazione di ingenti risorse finanziarie alla collettività nazionale e
la disarticolazione, in alcuni casi, di servizi e infrastrutture logistiche, come nel caso di
porti, aeroporti, strade di grande comunicazione, reti di distribuzione di energia, che per
loro natura non possono che avere una struttura unitaria. Queste sono materie da
maneggiare con estrema cura e attenzione, coinvolgendo gli attori sociali, economici e
territoriali e non affrontandoli con superficialità.
Da un lato, infatti, si rischia la frammentazione; dall’altro la creazione di un centralismo
di tipo regionale, penalizzando le autonomie comunali, con tanti saluti al principio di
sussidiarietà.