VARESE, 9 novembre 2023-Noi siamo i giardinieri che devono proteggere questo pianeta e curare la società umana che lo abita. Sembrano parole di Salvatore Furia e invece è una delle frasi utilizzate dall’artista Michelangelo Pistoletto per descrivere Terzo Paradiso, una delle sue opere più iconiche a livello mondiale.
Sarà proprio Michelangelo Pistoletto a ricevere martedì 12 dicembre alle 21 nel Salone Estense del Comune di Varese il premio “Ecologia Città di Varese edizione 2023”, il riconoscimento intitolato a Salvatore Furia che ogni anno viene attribuito a chi si è distinto nell’ambito della divulgazione in tema di tutela dell’ambiente e di ecologia. Dopo Stefano Mancuso, Michele Lanzinger, Salvatore Settis, Franco Arminio e Barbara Gallavotti è la volta di un altro grande protagonista della cultura italiana: una scelta che testimonia l’autorevolezza dell’iniziativa varesina che, nel corso degli anni, ha visto fregiarsi del titolo importanti figure del mondo scientifico, culturale, artistico e giornalistico. Un approccio multidisciplinare e visionario che rimanda a quello con cui Salvatore Furia esplorava e indagava la realtà e l’universo, con quell’anelito poetico verso l’infinito e, allo stesso tempo, con una semplicità che tanto lo rendevano vicino alla gente.
Nei lavori di Pistoletto l’arte è al centro di una trasformazione responsabile della società: la scelta sottolinea l’urgenza di un dialogo interdisciplinare e intergenerazionale tra arte, scienza, economia e società. Parole e categorie care a Furia, come natura e responsabilità, che trovano nelle opere di Pistoletto una reinvenzione originale e feconda. Attraverso la sua straordinaria avventura estetica, il Maestro ha provato a cercare una sintesi per arrivare ad un equilibrio rinnovato tra artificio e natura. Una missione che era anche quella di Salvatore Furia, meteorologo, astronomo, poeta, conservatore della natura, divulgatore, educatore, promotore di numerose battaglie in ambito ecologico, pioniere della protezione civile, fondatore del Centro Geofisico Prealpino e della Cittadella delle Scienze del Campo dei Fiori di Varese. Non a caso anche Michelangelo Pistoletto ha dato vita alla sua cittadella: si tratta di Cittadellarte, la fondazione creata dal Maestro nel 1998 a Biella, sua città di origine. Un centro di ricerca, formazione e produzione artistica dedicato all’arte e alla sostenibilità.
Nel 1967 Pistoletto aveva già concepito un’opera che anticipava i messaggi del Terzo Paradiso: La Venere degli stracci. Un’immagine di bellezza immutabile che si trova davanti ad un mondo degradato in cui il benessere si trasforma in rifiuto. Questa Venere, simbolo di una tradizione antica, rappresenta il collegamento tra gli scarti della nostra società e la parte migliore della tradizione umana. Al centro il forte contrasto tra la bellezza idealizzata (Venere) e il continuo passare delle cose (gli stracci). Con questa opera Pistoletto punta l’attenzione sul concetto di bellezza, troppo spesso svuotata del suo significato, e su quello di povertà, portando così i valori dell’etica e della sostenibilità nel campo dell’arte e offrendo spunti che vanno in direzione filosofica e che affrontano temi sociali e politici come la globalizzazione, l’ecologia, il potere e l’identità.
Durante la serata del 12 dicembre sarà consegnato anche il premio “Mario Pavan”, in memoria dell’entomologo che fu anche Ministro dell’Ambiente. Il premio viene assegnato, a seguito della pubblicazione di un bando, ad un giovane dottorando in materie scientifiche. Quest’anno la Commissione tecnica ha decretato vincitore Javier Babi Almenar con la tesi di dottorato dal titolo “Characterisation, Biophysical Modelling and Monetary Valuation of Urban Nature-Based Solutions as a Support Tool for Urban Planning and Landscape Design”. La tesi è risultato di un dottorato in co-tutelle tra l’Università di Bordeaux (Francia) e l’Università di Trento (Italia) e si sviluppa attraverso un’approccio interdisciplinare collegando tre aree scientifiche: ecologia, chimica dell’ambiente e pianificazione urbanistica.
L’evento, ad ingresso libero, si terrà nel Salone Estense del Comune di Varese a partire dalle ore 21. Michelangelo Pistoletto terrà la sua lectio magistralis dialogando con il regista varesino Andrea Chiodi che ha dichiarato: “Sono molto felice di poter conversare con un grande maestro dell’arte contemporanea che ho avuto la fortuna di conoscere e la cui visione ha certamente influenzato anche il mio modo di pensare l’allestimento teatrale”.