L’astronauta Paolo Nespoli ha incontrato i bambini della Pediatria ospedale di Varese

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VARESE, 18 novembre 2023-“Cosa vorresti fare da grande?” quante volte lo si chiede ai bambini e quante volte la risposta è l’astronauta, personaggio che non si incontra certo tutti i giorni.

Il Ponte del Sorriso grazie ad ASIMOF, Associazione Italiana Modelli Fedeli che ha sede a Comerio Space Center, ha potuto portare in pediatria al Del Ponte il grande astronauta italiano Paolo Nespoli.

Nato nel 1957, dopo la laurea in ingegneria aerospaziale e un master in Aeronautica e Astronautica, nel 1991 è entrato a far parte del corpo astronautico europeo, l’agenzia spaziale europea. Dopo un intenso allenamento e una difficile preparazione   nel luglio 1998, è stato selezionato come astronauta dall’Agenzia Spaziale Italiana e un mese dopo si è aggregato al Corpo Astronautico Europeo dell’ESA, nella base del Centro Astronautico Europeo.

Nel 2007 è partito con lo Space Shuttle Discovery per la stazione spaziale internazionale, dove vi è ritornato nel 2010 e nel 2017. Con 313 giorni nello spazio totale attraverso le tre missioni, Paolo è il secondo astronauta ESA con più esperienza.

Come si cammina nello spazio? Fa freddo? Cosa si mangia? Come si fa senza la forza di gravità? Cosa significa ESA? Mille domande incalzanti dei bambini alle quali Paolo Nespoli non si è sottratto. Ha spiegato che per camminare non si usano i piedi, ma le mani e i piedi servono per ancorarsi e tenersi fermi. Ha parlato di forza di gravità e di come nello spazio quando c’è il sole la temperatura arriva anche a 200 gradi, mentre all’ombra si scende fino a meno 200 gradi. Ha anche detto come il cervello ci metta alcuni giorni per adattarsi al cambiamento dei movimenti del corpo in assenza di gravità. Ha poi mostrato un modello dello Space Shuttle illustrandone alcune caratteristiche.

Medici, infermieri, bambini e genitori erano tutti emozionati nel sentire il suo racconto di vita oltre l’atmosfera terrestre.

È stato un pomeriggio davvero spaziale per i bambini e gli adolescenti ricoverati, che si è concluso con la consegna a Paolo Nespoli di un cartellone di ringraziamento realizzato con i disegni dei bambini.