‘Napoleon’ di Ridley Scott

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VARESE, 26 novembre 2023Lo sguardo del Napoleone Bonaparte di Joaquin Phoenix e Ridley Scott è torvo, assonnato, insicuro, venato di follia. Si illumina, ma nemmeno troppo, quando arringa i suoi soldati; di più, quando vuole far sesso con la sua Giuseppina: un sesso che è inevitabilnente frettoloso, goffo. Ridicolo.
Il Napoleone Bonaparte di Joaquin Phoenix e Ridley Scott ha la nausea prima di assaltare un fortino a Tolone per liberare dall’occupazione inglese, per poi partire all’assalto a cavallo sprezzante di ogni pericolo, e si addormenta di fronte agli interlocutori che gli parlano di politica.
Il Napoleone Bonaparte di Joaquin Phoenix e Ridley Scott, più che dell’altezza – sulla quale pur si gioca con una certa qual discrezione, in questo film – ha il complesso dell’essere còrso, forse un po’ pure quello di Edipo.
È un bambino capriccioso e imbronciato, dotato di incredibili capacità tattiche e militari, tragicamente negato nelle relazioni sociali e diplomatiche.
L’ambizione – che pure è lì, innegabile, tirannica nei suoi stessi confronti – è in fondo figlia delle pressioni familiari (il fratello Luciano, vicario della madre), e del suo fallimentare tentativo di far sì che Giuseppina gli sia fedele, e gli dia un figlio.
E se Napoleone sarà in qualche modo incapace di conquistare completamente la donna che ama in maniera sconsiderata – tossica, si direbbe oggi, e lo stesso si direbbe della relazione tra lui e Giuseppina – allora ecco che vorrà conquistare l’Europa tutta.
Il prezzo, in termini di felicità personale e di vite umane, sarà altissimo, ricorda Scott (tratto da recensione di comingsoon.it)