Si affronterà la situazione internazionale così come descritta nel Rapporto annuale di Amnesty: dal doppio standard in materia di diritti umani unita all’incapacità della comunità internazionale di applicare sistematicamente i valori universali di protezione dei diritti fondamentali, così come dei fatti di “casa nostra” : nel 2022 è terminata una Legislatura molto timida sui diritti umani e ne è iniziata un’altra molto aggressiva contro i diritti umani. Una situazione umanitaria difficile a livello mondiale, soprattutto alle porte dell’Europa con i due conflitti in territorio ucraino e palestinese, dove -malgrado la furibonda repressione- l’attivismo resiste nelle strade e nelle piazze del mondo e prende a spallate i poteri: in 87 stati ci sono state imponenti proteste pacifiche. È da lì che arriva la spinta al cambiamento. Per questo, i governi le reprimono così duramente. Come disse un’attivista algerina, “una volta che scendi in strada è difficile che ti ricaccino dentro casa. Possono chiuderti in galera ma un’altra persona scenderà in strada al posto tuo”.
La conferenza, organizzata da Un’altra Storia – Varese e Rete Varese Senza Frontiere, coinvolge nell’organizzazione Amnesty International Varese, il Comitato permanente per i diritti umani di Varese, Itree – Immigrazione Integrazione Inclusione, Sharazade – Cultura e Spettacolo senza Frontiere.
L’incontro, aperto a tutti, rientra nelle iniziative per la celebrazione del 75° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani il prossimo 10 dicembre.