GALLARATE, 7 dicembre 2023-Si è chiuso il progetto “La conciliazione 20.20 – Il lavoro che cambia”, finanziato da Regione Lombardia, che negli ultimi tre anni ha coinvolto 26 comuni. Capofila è stata l’Azienda Speciale Consortile Medio Olona Servizi alla Persona, in partenariato con il Comune di Busto Arsizio, gli ambiti territoriali di Gallarate e Somma Lombardo e la Cooperativa Totem. Un programma che ha consolidato un percorso di politiche su misura iniziate già da qualche anno sul territorio, che è stato capace di coinvolgere maggiormente il mondo delle imprese promuovendo il dialogo con il sociale, privato e pubblico.
Il progetto è nato non per promuovere interventi “una tantum”, ma per sostenere, anche attraverso la formazione del management, una vera e propria trasformazione culturale nelle aziende, dove l’adozione di misure flessibili di lavoro vada oltre la regolamentazione dello smartworking, per un’organizzazione aziendale capace di andare incontro ai cambiamenti culturali che nella società post-pandemia sono già avvenuti.
“La conciliazione 20.20 – Il lavoro che cambia”, si è articolato in varie azioni, che hanno visto il coinvolgimento di Pubbliche Amministrazioni, aziende private, famiglie ed Enti del privato sociale.
Tra le azioni svolte ricordiamo:
corsi di formazione rivolti alla Pubblica Amministrazione: sono stati proposti 3 corsi di formazione, per promuovere lo smart working e fornire strumenti utili ad ottimizzare i risultati di questa modalità lavorativa. Sono stati 13 i comuni aderenti e 71 dipendenti in totale. 4 comuni hanno poi chiesto una consulenza diretta per implementare misure flessibili di lavoro, segno che la consapevolezza che il lavoro “agile” non è una misura d’emergenza si sta finalmente diffondendo.
servizi gratuiti o calmierati offerti dalle aziende ai propri dipendenti: quattro Aziende si sono affidate ai consulenti della cooperativa al fine di implementare la flessibilità e il welfare aziendale per una migliore qualità di vita ed hanno elaborato un piano di conciliazione semplificato. Tramite le risorse progettuali, le aziende coinvolte hanno inoltre potuto offrire servizi gratuiti o calmierati ai propri dipendenti (pasti salva tempo consegnati presso la sede dell’azienda, camp estivi, frequenza al nido d’infanzia ecc.).
servizi gratuiti o calmierati fruiti dalle famiglie: per sostenere la conciliazione degli impegni lavorativi e dei carichi di cura sono stati promossi servizi o voucher volti a supportare le famiglie attraverso servizi gratuiti o calmierati.
istituzione di una rete del Privato sociale: 3 cooperative sociali e 4 enti erogatori hanno aderito alla proposta progettuale di creare nuovi servizi a vantaggio delle famiglie del territorio. I servizi offerti (consulenze educative per genitori, tagesmutter, orientamento per l’accesso ai servizi ecc.) sono diventati parte di un catalogo a disposizione dei cittadini e delle imprese del territorio, favorendo nel contempo la strutturazione di una rete di enti che offrono servizi di welfare.
Questo progetto ha contribuito a sensibilizzare il territorio sul tema, sottolineando l’importanza del dialogo tra imprese, pubbliche amministrazioni e privato sociale, con un’attenzione centrale alla qualità della vita e alla possibilità di conciliare lavoro e famiglia per tutti. Si tratta di un passo avanti nell’incontro delle esigenze dei lavoratori, che sempre più sentono la necessità di trovare un equilibrio tra vita lavorativa e vita privata.