Anpi Varese: ”Per Do.Ra. anche un matrimonio diventa un rituale fascista”

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VARESE, 5 febbraio 2024-Per i fascisti di DO.RA anche un matrimonio, come è successo sabato scorso a Varese, può diventare occasione per riproporre il loro osceno rituale dei saluti romani.
Un gesto provocatorio, un insulto alla città, che fa il paio con i ripetuti atti compiuti
dai DO.RA in aperta violazione della legge, come ben sa il pluricondannato cclebrante.
Agli autori della provocazione, che poi nei tribunali si appellano alla libertà di
opinione per giustificare il loro tentativo di ricostituzione del partito fascista (vietata
“sotto qualsiasi forma”), vanno sempre ricordate le nefandezze del nazifascismo e di
un regime che, con la complicità della monarchia, aveva soppresso la democrazia,
varato le leggi razziali, trascinato l’Italia nel baratro della guerra, perseguitato e ucciso
quanti al loro dominio si opposero con coraggio anche a costo della vita.
Ai DO. RA e ai loro accoliti, va pure ricordato il ruolo svolto dal governo fantoccio di
Salò che pose i fascisti al servizio dei nazisti. Un asservimento tragico fatto di
persecuzioni, rastrellamenti, torture e uccisioni degli oppositori e di stragi orrende
compiute contro la popolazione civile, fino all’infamia della deportazione nei campi di
concentramento degli ebrei, dei militari e di quanti a loro si opposero con coraggio
anche a costo della vita rifiutarono il loro vile ricatto.
Nel condannare con fermezza quanto accaduto sabato rivolgiamo un appello a tutte le
istituzioni locali, a partire dal Comune di Varese, affinchè atti simili non debbano più
ripetersi, perchè seppure sia la legge a stabilire che qualsiasi cittadino maggiorenne,
che goda dei diritti civili, può essere delegato dal Sindaco a celebrare il matrimonio
civile e altrettanto vero che tale diritto può essere negato quando il delegato non
possiede il requisito fondamentale del rispetto della Costituzione.
Alle autorità competenti in tema di sicurezza e rispetto dei valori della Costituzione
rinnoviamo l’appello ad agire con determinazione per porre fine a questa vergogna che
oltre a deturpare l’immagine di Varese e della provincia avviene in aperto contrasto
delle leggi vigenti.