Presentate a Milano le grandi classiche del ciclismo italiano targate Rcs

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(Da sinistra Moreno Moser, Marta Bastianelli, Giampiero Maioli, Vincenzo Nibali, Filippo Pozzato, Urbano Cairo e Giuseppe Saronni

MILANO, 15 febbraio 2024 – Le grandi classiche di ciclismo di primavera raccontate da grandi campioni che le hanno vissute e vinteStorie, aneddoti e curiosità sono stati gli elementi di un talk show sul palco de Le Village by Crédit Agricole nel centro di Milano. Sono intervenuti Giuseppe SaronniVincenzo Nibali, Filippo Pozzato, Moreno Moser e Marta Bastianelli che hanno dialogato e interagito con l’AD di Crédit Agricole Italia e Senior Country Officer, Giampiero Maioli, e il Presidente di RCS MediaGroup, Urbano Cairo.

Dichiarazioni

Giampiero Maioli, AD di Crédit Agricole Italia e Senior Country Officer: “Una storica passione che da sempre coinvolge ed emoziona milioni di italiani. Il ciclismo va ben oltre la definizione di semplice sport, incarna valori in cui come Crédit Agricole crediamo e investiamo concretamente: inclusione, attenzione per l’ambiente, innovazione, vicinanza alle nuove generazioni. Il messaggio di cui vogliamo farci anche noi portatori, accompagnando le Classiche Italiane del Ciclismo sulle strade italiane, è l’importanza fondamentale della transizione verso una Società sempre più sostenibile. Dopo i successi dello scorso anno, continuiamo questa partnership con RCS, e insieme proseguiamo con il nostro impegno nel valorizzare i territori attraverso eventi d’importanza internazionale”.

Urbano Cairo, Presidente di RCS MediaGroup: “Le Classiche sono degli appuntamenti fondamentali all’interno del calendario delle corse che organizziamo. Avere uno sponsor importante come Crédit Agricole che ci supporta è un valore aggiunto. Il ciclismo è uno sport che sta crescendo molto, con tanti praticanti di tutte le età. Corse dal fascino particolare come la Strade Bianche, che in così pochi anni ha preso piede in maniera notevole a livello mondiale, o la Milano-Sanremo, che andavo a vedere fin da bambino, dimostrano il potenziale immenso che ha questo sport”.

Giuseppe Saronni: “Ho vinto tre di queste corse ma devo ammettere che ho il rimpianto di non aver avuto alla mia epoca una corsa come le Strade Bianche che si adattava perfettamente alle mie caratteristiche. Sono tutte gare ambitissime, così come lo erano nei nostri anni. La vittoria alla quale sono più legato è la Milano-Sanremo vinta con la maglia di Campione del Mondo. Mi era sfuggita diverse volte, quell’anno decisi che avrei dovuto attaccare anticipando gli uomini più veloci. Non è facile fare il vuoto, ci sono riuscito così come è successo l’anno scorso a Van der Poel. Ho un bel ricordo anche della Milano-Torino. L’aggiunta di Superga è stata decisiva perchè ci ha permesso di fare selezione tagliando fuori i grandi velocisti dell’epoca”. 

Vincenzo Nibali: “Questi appuntamenti storici sono molto ambiti e attirano una grande cornice di pubblico. Le due Tirreno-Adriatico vinte consecutivamente mi hanno dato fiducia per i Grandi Giri che ho vinto negli anni successivi. Poi nel 2018 è arrivato il grande giorno della Milano-Sanremo. Era una corsa che in precedenza avevo solo sfiorato e alla quale mi ero presentato nella miglior condizione di sempre. In più era una giornata piovosa e fredda, che si addiceva alle mie caratteristiche. Nel finale ci dovevo provare. Vincere è stata un’emozione paragonabile a quelle vissute quando ho vinto il Giro e il Tour”.

Filippo Pozzato: La Tirreno-Adriatico è una corsa che è cambiata molto nel corso degli anni, nel 2003 aveva più tappe dedicate a corridori da corse di un giorno e meno arrivi in salita. Rimane anche oggi un trampolino ideale per le classiche. La vittoria della Milano-Sanremo è stata la realizzazione di un sogno, era una corsa che seguivo fin da bambino. Ho interpretato il finale sempre in maniera diversa, riuscendo a centrare il bersaglio grosso nel 2006″.

Moreno Moser: “Ho vinto la Strade Bianche da outsider. Ho attaccato anticipando i grandi favoriti approfittando anche della presenza di Peter Sagan nel gruppetto alle spalle. E’ stata senza dubbio la mia vittoria più bella. Apprezzo molto la scelta dell’aumento del chilometraggio, dopo tanti anni permette alla corsa di migliorare il suo status. Il circuito finale inoltra sarà un traino per i tifosi che potranno assistere a più passaggi su tratti iconici come Le Tolfe e Colle Pinzuto”.

Marta Bastianelli: “La Strade Bianche è una gara affascinante che rappresenta la bellezza del nostro paese. E’ una Classica amata a livello mondiale e l’introduzione del circuito finale quest’anno la porterà a somigliare ancor di più alle Classiche del Nord. Io l’ho corsa dalla prima edizione ed anno dopo anno è migliorata molto qualitativamente, diventando un appuntamento fisso anche per tutte le big del ciclismo femminile”.