MILANO, 21 marzo 2024-La lunga e assurda vicenda del cantiere in Via dei Missaglia è a un punto di svolta. L’8 maggio Q8 e Comune di Milano saranno uditi in Consiglio di Stato per verificare se sono ancora interessati alla realizzazione del distributore di carburanti, che fu bloccata nel 2019 con sentenza del TAR per la sottostante presenza di pozzi dell’acqua potabile.
Dopo cinque anni di promesse mancate sul ripristino a verde dell’area, gli abitanti del quartiere sono esasperati e hanno deciso di tornare in piazza. In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua annunciano un presidio al quale hanno già aderito moltissime realtà e comitati ambientalisti, in Piazza della Scala l’8 aprile alle ore 18.
Ripercorriamo la vicenda. Il “giardino delle promesse mancate” sorge su un’area contesa che fu data in permuta dal Comune alla Q8 con l’autorizzazione per realizzare un distributore. I lavori sono stati avviati nel 2018 abbattendo gli alberi di un’area verde di circa 2000 mq che fungeva da piccolo polmone e barriera tra l’abitato e la trafficata Via dei Missaglia. Nel 2019 la sentenza del TAR, accogliendo il ricorso del comitato di residenti, ha bloccato i lavori e censurato le autorizzazioni con la motivazione che: non si possono mettere distributori di carburante sopra pozzi di acqua potabile in quanto “il diritto alla salute e sicurezza umana risulta comunque prevalente rispetto agli interessi del Comune”.
Nonostante ciò, Comune e Q8 hanno presentato appello al Consiglio di Stato per ribaltare la sentenza e nel frattempo l’area è rimasta abbandonata e in condizioni di degrado.
A seguito delle numerose sollecitazioni da parte dei cittadini il 23 gennaio 2023 l’Assessora all’Ambiente e Verde, Elena Maria Grandi, aveva espresso la volontà del Comune di tornare in possesso dell’area e di destinarla a verde pubblico, riferendo di una trattativa in tal senso in corso con la Q8. Se tale è l’intenzione del Comune, è inspiegabile come non metta in campo azioni concrete e prese di posizione coerenti anche in sede giudiziaria, ritirandosi immediatamente dalla causa. I cittadini sono lasciati soli.
Comitato Difesa Ambiente Zona 5
Aderiscono:
Rete dei Comitati della Città Metropolitana di Milano
Facciamo l’Appello
Circolo Legambiente Zanna Bianca (ricorso ad ajuvandum di Legambiente)
Comitato Alberi per Milano
ForestaMi e poi DimenticaMI
Movimento Beni Comuni Milano
Coordinamento Democratico Costituzionale Milano
Rete Ambiente Lombardia
Schierarsi Milano
Informazioni: comitato.difesa.ambiente.zona.5@gmail.com
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