VARESE, 25 aprile 2024-di GIANNI BERALDO-
Una risposta importante e significativa quella che ha voluto dare la cittá di Varese per la Giornata ella Liberazione.
Tantissima gente infatti ha partecipato alla cerimonia iniziata verso le 9.30 con la santa messa alla Basilica San Vittore per concludersi al Salone Estense.
Un lungo corteo composto anche da tanti giovani e alcuni nuclei familiari che ha attraversato le vie principali del centro cittadino, con soste suoi luoghi topici come l’Arco Mera e Largo Resistenza con deposizione di corone d’alloro.
Partecipazione che ha visto la presenza oltre che del sindaco Davide Galimberti, del presidente Anpi varesino Rocco Cordí, del Prefetto Salvatore Pasquariello, del presidente della Provincia Marco Magrini anche del presidente della Regione Attilio Fontana e altri rappresentanti della Regione come Raffaele Cattaneo.
Quasi commosso il sindaco ha voluto rimarcare come questa sia «una risposta democratica», mentre Cordí ha voluto condannare quelle di Do.Ra. (i quali, nonostante il divieto oggi si sono recati ugualmente nei cimiteri varesini) come «le provocazioni di un gruppuscolo nazifascista».
Una festa che non poteva certamente essere rovinata da una minuscola rappresentanza di fanatici nazifascisti, le cui azioni comunque hanno sempre vasta eco sulla stampa nazionale. Azioni che Galimberti rimarca come «episodi isolati che non rappresentano la maggioranza».
Tra i vari interventi quello del presidente Fontana che ha voluto ricordare che «Il 25 Aprile é la festa di tutti».
Forse non di tutti ma per moltissima gente sí, considerata la grande risposta popolare che qualcosa vorrá pur dire aldilá dell’importante ricorrenza nazionale.