La storia del Villaggio Cagnola arriva al teatro di Cassano Valcuvia.

0
646
Verso la Vita (foto Domenico Semeraro)

CASSANO VALCUVIA, 26 aprile 2024-Sabato 27 aprile, alle ore 21.00, a Cassano Valcuvia andrà in scena “Verso la vita” una lettura con coro parlato scritta a partire dalle interviste a 13 ex “cittadini” del Villaggio-Scuola Cagnola.

Il Villaggio Cagnola, immerso nel Parco Campo dei Fiori di Varese, è stato un esempio pedagogico democratico e laico unico in Italia, uno dei più importanti esempi di sperimentazione educativa del dopoguerra.

Una storia del passato da raccontare e far conoscere per educare ed educarsi al futuro attraverso un’esperienza che diede casa a bambini provenienti da famiglie in difficoltà, orfani di partigiani e deportati politici, ragazzi inviati dai tribunali dei minorenni, altri con gravi disturbi del comportamento segnalati dai centri medico psicologici, ma anche ragazzi senza problemi particolari, figli intellettuali che ne condividevano le scelte pedagogiche.

A dare voce al testo di Loredana Troschel saranno Devis Bollini, Valeria Borrelli, Marco Bossi, Giorgio Branca, Elisa Canfora, Manuel Lantignotti, Loredana Troschel e Dario Villa sotto la regia di Paola Manfredi. Verrà coinvolto anche un coro di giovani allievi attori che frequentano i corsi tenuti da Teatro Periferico presso il Teatro Comunale di Cassano Valcuvia.

Attraverso le parole dei testimoni intervistati dalla compagnia, il pubblico potrà conoscere le attività che si svolgevano al villaggio, che per i tempi erano considerate innovative: teatro, musica, canto, lettura, gite e ricerche naturalistiche, pittura e disegno, redazione e stampa del giornale. La scuola era un luogo di apprendimento e di formazione civile. Alla preparazione umanistica si univa la formazione tecnica e il lavoro. L’impegno quotidiano, la partecipazione alla vita comunitaria, alle assemblee e alle commissioni, il senso di responsabilità individuale e collettiva, contribuivano alla formazione umana e sociale. I ragazzi del Villaggio erano infatti “cittadini”. Il Villaggio aveva una sua legge ispirata alla Costituzione italiana.  Gli adulti (direttore, insegnanti, maestri di lavoro, addetti ai servizi) vivevano al villaggio, alcuni con le proprie famiglie, e offrivano tutti un modello educativo. La comunità era sostenuta da molte iniziative di solidarietà; alcuni insegnanti di Varese davano lezioni gratuitamente, anche i genitori offrivano la loro collaborazione. Il Villaggio faceva parte della Federazione internazionale delle comunità dei ragazzi, organismo dell’Unesco, e aveva rapporti con altri istituti educativi laici italiani ed europei. Tra il 1952 e il 1961 il Villaggio fu diretto da Sergio e Rosina Rossi, che avevano elaborato un nuovo originale progetto educativo ispirandosi a Makarenko con il suo “Poema pedagogico”, Freinet, Montessori, Pestalozzi, Dewey e all’esperienza dei Kibbuz.

Lo spettacolo fa parte di Latitudini, la stagione teatrale a cura di Teatro Periferico e Karakorum Teatro che si tiene tra lo Spazio Yak di Varese e il Teatro Comunale di Cassano Valcuvia, coinvolgendo altri 6 comuni dell’alto Varesotto.

Il Teatro Comunale di Cassano Valcuvia si trova in via IV NOvembre, 4 a Cassano Valcuvia. Prenotazioni: tel 334.1185848 – 347.0154861 (anche Whatsapp) – info@teatroperiferico.it

Biglietti:intero €10 – ridotto €7 (under 18, over 65 e allievi Scuola di Teatro di Cassano Valcuvia)