VARESE, 28 aprile 2024- Appello con raccolta firma dei Gaza Sunbirds, l’unico team di paraciclismo della Palestina. Team che evidenzia come «Nonostante le difficoltà di questo momento storico, ci avviciniamo sempre di più al nostro sogno di rappresentare la Palestina ai Giochi Paralimpici del 2024: sarebbe un traguardo storico per il paraciclismo! Purtroppo, 3 di noi non potranno competere né alle gare di qualificazione né alle Paralimpiadi se non verranno concessi loro e al team tecnico i visti necessari. Attualmente, il Belgio e l’Italia non consentono di applicare per l’ottenimento dei visti online dalla Striscia di Gaza, a causa delle aggressioni israeliane in corso. Chiediamo alle autorità italiane e belghe di comprendere le sfide e gli enormi ostacoli che i nostri atleti devono affrontare nel perseguire le proprie ambizioni e di aiutarci a realizzare il nostro sogno». Poi aggiungono «A causa dell’attacco israeliano alla Striscia di Gaza, abbiamo dovuto sospendere gli allenamenti e dedicarci alla distribuzione di cibo e forniture alle nostre comunità. Tre atleti sono stati evacuati con successo e ci proponiamo di farli partecipare a due gare di qualificazione a maggio. È fondamentale che partecipino a queste competizioni per accedere alle Paralimpiadi di Parigi e ottenere il riconoscimento internazionale per la Palestina nello sport. Attualmente in Egitto, il fondatore e capitano Alaa al-Dali, insieme al membro del team Mohammed Asfour e all’atleta Waheed Rabah, non potranno competere né alle gare di qualificazione né alle Paralimpiadi se non verranno concessi loro e al team tecnico i visti necessari.
Chiediamo il vostro sostegno per pressare le autorità affinché #LetThemRide: firmate la petizione, scrivete lettere e diffondete il messaggio per coinvolgere il maggior numero possibile di persone»
La storia dei Gaza Sunbirds ha inizio con Alaa al-Dali, uno dei tre atleti che oggi sperano di partecipare alle prossime gare di qualificazione, ex ciclista professionista, atleta di punta di Palestina e leader del team Gaza Sunbirds. Mentre partecipava a una manifestazione pacifica lungo il confine Gaza-Israele nel 2018, viene colpito da un cecchino israeliano alla gamba, subisce un’amputazione e, come lui stesso dice, anche la perdita del suo sogno.
L’anno successivo, Alaa riscrive il suo sogno personale di competere come singolo in competizioni internazionali, dando vita ad un progetto collettivo, che utilizza lo sport per dare forza agli altri dopo un trauma. Riunendo altri 19 compagni di squadra che avevano subito lesioni simili a causa degli attacchi israeliani, ha fondato i Gaza Sunbirds con l’ambizione di rappresentare il Paese ai Giochi Paralimpici del 2024. Anni di duro allenamento, nonostante le sfide come i bombardamenti in corso e le carestie, sono stati interrotti lo scorso ottobre a causa della guerra. Invece di arrendersi, abbiamo utilizzato le nostre risorse per distribuire aiuti alle persone lungo la Striscia, organizzando una raccolta di oltre $110.000 USD e mettendo a rischio le nostre vite per difendere il diritto delle nostre comunità a sopravvivere. Questi sforzi hanno ispirato persone in tutto il mondo a sostenere la nostra causa attraverso due campagne globali: Athletes for Palestine – che ha già ottenuto oltre 115 adesioni dall’industria sportiva in risposta alle nostre richieste per una vita dignitosa per i palestinesi – e Great Ride of Return – una serie di eventi di ciclismo di solidarietà che ha coinvolto migliaia di persone in oltre 60 città internazionali.
L’invito di Alaa, Mohammed e Waheed alle gare di Coppa del Mondo di Paraciclismo dell’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) a Ostenda, Belgio, dal 2 al 5 maggio, e a Maniago, Italia, dal 16 al 19 maggio, segna un momento senza precedenti. Mai prima d’ora una delegazione di paraciclisti palestinesi è stata invitata a partecipare, proprio come mai prima d’ora c’è stato un team ai Giochi Paralimpici per cui questi eventi permetteranno loro di qualificarsi.
Tuttavia, la minaccia di essere privati del diritto di competere a livello internazionale a causa del rifiuto dei visti è purtroppo una situazione troppo comune per noi. Nonostante in passato ci fosse stato chiesto di gareggiare in eventi in Francia, Italia e Svezia, le nostre ambizioni sportive sono state ripetutamente ostacolate dai governi, che temono non faremo ritorno a Gaza cercando asilo in Europa.
In ragione di queste riserve e dinieghi reiterati, la Federazione Palestinese di Paraciclismo Nazionale è composta da atleti che non sono mai stati in grado di allenarsi o gareggiare su una strada più lunga di 33 km, la strada più lunga nella Striscia di Gaza sotto assedio. Crediamo che nessuno debba essere ostacolato nel perseguire e praticare lo sport che ama, indipendentemente dalla propria provenienza e origine. Lo sport riveste un’importanza primaria per noi poiché, a livello mondiale, rappresenta l’unico spazio dove la Palestina è ufficialmente riconosciuta come uno Paese.
Attualmente, il Belgio e l’Italia non consentono di applicare per l’ottenimento dei visti online dalla Striscia di Gaza, a causa delle aggressioni israeliane in corso. Di conseguenza, i nostri atleti, il più ampio team e l’intero network, hanno dovuto spendere una quantità enorme di risorse per recarsi in Egitto e presentare domanda di persona da lì; questo non è stato affatto semplice, considerando la natura degli attacchi a Gaza. Mohammed, arrivato al Cairo prima degli altri, sta ora attendendo una decisione sul suo visto per il Belgio. Alaa e Waheed hanno avviato l’iter per l’ottenimento del visto sia con il Belgio che con l’Italia. Questo viaggio è stato finanziato attraverso Amos Trust e supportato da ACS Italia.