Due giorni di festa con Reguzzoni sulla ciclopedonale del Lago di Varese

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Lago di Varese e pista ciclopedonale

VARESE, 3 maggio 2024-La pista ciclopedonale che circonda il Lago di Varese è uno dei marchi di fabbrica dell’amministrazione provinciale targata Marco Reguzzoni. Fu ai tempi della sua presidenza, durata dal 2002 al 2008, che il progetto venne definitivamente elaborato, finanziato e realizzato. E sempre sotto la sua regia si organizzava una manifestazione partecipatissima dal titolo “Abbracciamo il lago”.

Così in vista del prossimo fine settimana – sabato 4 e domenica 5 maggio, dalle 10 alle 18 – lo stesso Reguzzoni ha riattivato la tradizione e organizzato tre punti di ristoro gratuiti dedicati a tutti coloro che vorranno fare una passeggiata o una pedalata dalle parti della Schiranna di Varese, a Gavirate oppure a Buguggiate.

L’iniziativa rientra nella campagna elettorale per le Europee, nelle quali il presidente dell’Associazione “I Repubblicani” correrà da indipendente nelle liste di Forza Italia. «Ho deciso di ripartire da quest’opera per almeno due motivi rilevanti», spiega Reguzzoni.

«Il primo è per rivendicare la concretezza che ha sempre caratterizzato il mio agire politico

Marco Reguzzoni

e che intendo portare anche a Bruxelles e Strasburgo. Infatti, la realizzazione di una ciclopedonale di quella lunghezza presuppone la capacità di mettere a terra tutta una serie di attività e di finanziamenti con tenacia e preparazione. Il secondo aspetto chiave sta nel desiderio di valorizzare il territorio che rappresento, di farlo tornare a contare, attraverso azioni mirate e tangibili, senza perdersi in un’inefficace opposizione».

Ecco allora che Reguzzoni ha avuto l’idea di organizzare in questa due giorni, per dare un’occasione a tutti di tornare a rivivere il lago varesino e, per chi lo volesse, per incontrarlo lungo il percorso e scambiare opinioni sulle nuove sfide che attendo il Paese.

«Personalmente è un grande motivo d’orgoglio sfoggiare quest’opera così strategica, apprezzata e anche duratura nel tempo, perché aveva dentro una visione in prospettiva di rilancio del territorio. Credo che la buona politica sia rappresentata proprio da questo genere di risultati, non dai post su Facebook per rivolgere qualche lamentela». E conclude: «Quest’opera è un esempio concreto di come si può coniugare il rispetto dell’ambiente e il marketing del territorio, senza quelle visioni ambientalistiche ideologiche tipiche di una visione sbagliata che vogliamo cambiare in Europa».