VARESE, 8 maggio 2024- Sabato mattina a Varese é previsto un corteo di solidarietá nei confronti di Lavinia Limido e di tutte le donne vittime di violenza. Questo il comunicato degli organizzatori.“E’ difficile trovare parole che non sembrino scontate, è facile forse chiedersi cosa non abbia funzionato nonostante l’impegno delle Istituzioni e della società civile nel condannare ogni forma di violenza, nel cercare di costruire giorno dopo giorno una cultura di rispetto e solidarietà in ogni ambito sociale. Oggi anche la nostra comunità come già in passato viene colpita così duramente e sentiamo ancora di più il bisogno di creare e rafforzare reti più fitte ed efficaci tra donne, uomini, istituzioni e associazioni affinché nessuna donna debba avere paura e sentirsi sola e indifesa, per contribuire insieme a quel cambiamento culturale sempre più necessario.
Invitiamo istituzioni, associazioni, cittadine e cittadini a partecipare sabato mattina a un momento di condivisione in segno di solidarietà e ferma condanna alla violenza che ha colpito tutta la nostra comunità. Il ritrovo sarà in piazza Monte Grappa alle ore 10.00, con una camminata lungo il corso Matteotti.”.
La nota è firmata da:
Rete Interistituzionale territoriale per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere – RIV – Varese
Rete Interistituzionale territoriale per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere – Busto Arsizio
Associazione Donne Giuriste Italia, sezioni di Varese e Busto Arsizio
Comitato Unico di Garanzia – CUG Varese
Anna Danesi consigliera di Parità
Valentina Verga, vicepresidente della Provincia di Varese con delega alle Pari opportunità
Manifestazione solidale alla quale aderiscono anche le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil di Varese.
“Abbiamo appreso con rabbia e sgomento la notizia dell’ennesima tragedia consumata ai danni di una donna e del padre che ha cercato di difenderla dall’aggressione dell’ex marito, avvenuta nonostante le misure restrittive emanate nei suoi confronti.
Una storia di violenza che, dopo la denuncia di maltrattamenti da parte della donna, è proseguita con atti intimidatori, stalking e minacce anche nei confronti dei genitori di Lavinia ed è culminata con la morte di Fabio Limido e il ferimento grave della figlia.
Esprimiamo il nostro cordoglio alla famiglia di Lavinia e ci stringiamo attorno alla donna che in queste ore sta lottando per la sua vita.
Ci chiediamo quando questa strage finirà, quando le donne saranno davvero libere di interrompere una relazione senza paura di ritorsioni e quando gli uomini, tutti, cancelleranno la cultura del possesso e della violenza dalla società”.