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Sostenibilità e decarbonizzazione: il Gruppo Crealis presenta gli obiettivi di riduzione entro il 2030

BODIO LOMNAGO, 16 maggio 2024-Crealis accelera sulla strada della transizione ecologica e, dopo aver attestato le emissioni totali di carbonio del Gruppo a 136.7 kt CO2e (dati 2022), si è impegnata a fissare sullo standard Science Based Targets initiative (SBTi) gli obiettivi di riduzione a breve termine: -42% per le emissioni dirette di gas a effetto serra (Scope 1) e quelle indirette legate al consumo di energia (Scope 2), e -25% per quelle provenienti dalle attività della catena del valore (Scope 3).

Questi target, relativi all’anno di riferimento 2022 e da realizzare entro il 2030, sono stati presentati ier a livello internazionale e sono in fase di validazione da parte di SBTi, progetto a scopo non lucrativo promosso da Carbon Disclosure Project (CDP), World Resources Institute, World Wide Fund for Nature (WWF) e United Nations Global Compact (UNGC). L’iniziativa supporta le aziende a fissare e validare obiettivi di riduzione conformi alle linee guida della comunità scientifica e all’accordo di Parigi, per mantenere l’indice di riscaldamento climatico ben al di sotto dei 2°C.

Per Michele Moglia, ceo del Gruppo che unisce otto marchi leader nelle soluzioni di chiusura per vino, birra, distillati, olio d’oliva e aceto: “In Crealis, crediamo fermamente che la sostenibilità sia l’unica strada percorribile. A testimonianza della determinazione del gruppo nel ridurre il nostro impatto ambientale, ci siamo impegnati a stabilire obiettivi SBTi a breve termine. In qualità di leader nel mercato delle soluzioni di chiusura, riteniamo che la sostenibilità sia più di un semplice valore o obiettivo: è un percorso che condividiamo con i nostri clienti, collaborando per ridurre l’impronta di carbonio, preservare le risorse e promuovere la responsabilità sociale”. Un ruolo proattivo nella transizione ecologica dell’intero settore, nonostante una soluzione di chiusura come la capsula rappresenti, ad esempio, solamente tra l’1% e il 3% del bilancio di carbonio totale di una bottiglia di vino (Gruppo Arce e Maison Hecht & Bannier).

Per raggiungere gli obiettivi prefissati, il gruppo ha quindi messo in atto una strategia mirata di decarbonizzazione. Nell’ambito dello Scope 1 & 2, Crealis si impegna a migliorare l’efficienza energetica introducendo un sistema di monitoraggio dell’energia e sostituendo i dispositivi obsoleti con alternative più efficienti dal punto di vista energetico. Inoltre, il Gruppo valuta l’utilizzo di carburanti alternativi come il bio metano e l’idrogeno, accelerando l’elettrificazione grazie, ad esempio, all’installazione di pompe di calore e all’aumento dell’utilizzo di energia rinnovabile. Per lo Scope 3, Crealis si concentra sull’ottimizzazione dell’efficienza operativa, riducendo i rifiuti generati nel processo di produzione e ricercando materiali alternativi più sostenibili. L’azienda si impegna inoltre a prediligere, ove possibile, materiali riciclati e a lavorare in collaborazione con fornitori a basso impatto per ridurre le emissioni globali nell’arco di tutta la catena del valore.

Il bilancio che attesta le emissioni totali di carbonio fa riferimento ai risultati di gruppo per l’anno 2022 e comprende anche le emissioni per i siti di Messico e Nuova Zelanda, stimate mediante un calcolo basato sui ricavi, data la mancanza di dati primari, mentre esclude Pedi France, stabilimento chiuso nel 2023. Per la stima di Scope 2 sono stati utilizzati dati medi dei mercati di riferimento. Le emissioni totali di carbonio del Gruppo (136.7 kt CO2e) sono così ripartite: 3.7kt CO2e nella categoria Scope 1, 9.5kt CO2e in Scope 2 e 123.5kt CO2e in Scope 3.

Crealis è il gruppo internazionale leader globale nelle soluzioni di chiusura per vini fermi e spumanti, distillati, birre, olio d’oliva e aceto. Il gruppo si fonda sulla solida reputazione ed esperienza di 8 marchi storici specializzati: Sparflex, Le Muselet Valentin, Enoplastic, Rivercap, Maverick, PE.DI, Supercap e Corchomex. Il gruppo conta 1500 collaboratori nel mondo, che operano nei suoi 15 siti produttivi: 4 in Francia, 3 in Italia, 1 in Portogallo, 2 in Spagna, 2 negli Stati Uniti, 1 in Australia, 1 in Nuova Zelanda e 1 in Messico, con una presenza commerciale in oltre 70 paesi.

 

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