VARESE, 28 maggio 2024– Dopo mesi di mobilitazioni in tutta Italia, dopo un grande corteo per lestrade di Verona, a Varese il Blocco Studentesco ha contestato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, giunto nella Città Giardino per presentare il suo libro “La scuola dei talenti” in una delle sue solite e ridicole passerelle.
A Varese ancora una volta abbiamo dimostrato che oltre gli antagonismi isterici della sinistra c’è un’opposizione studentesca viva e pulsante che si oppone alle privatizzazioni, ai tagli e alle ricette fallimentari propinate dal ministro Valditara, che oltre a repressione, alternanza ed antifascismo d’accatto, non ha saputo offrire in un anno e mezzo un modello di scuola differente da quelli che lo hanno preceduto. La scuola deve rimanere pubblica, per noi non c’è compromesso col liberalismo, tanto nelle sue declinazioni progressiste quanto in quelle conservatrici. Non possiamo accettare una linea che continua sulla strada tracciata dai governi precedenti: la riforma Valditara è solo l’ennesimo passo verso la privatizzazione dell’istruzione, con un aumento spaventoso dei PCTO – ovvero un sistema di sfruttamento gratuito – che si comprimerà in 4 anni a discapito di percorsi didattici già spolpati e ridotti da una costante mancanza di fondi e lungimiranza. Oltre alla riforma questa scuola continua ad essere soggetto di un’emergenza edilizia che non ha eguali nel passato, di una speculazione finanziaria che ha fatto schizzare alle stelle le spese scolastiche per ogni famiglia, di un costante taglio di fondi che favorisce l’abbandono scolastico e l’emigrazione post-laurea. Noi diciamo BASTA alla scuola-azienda che fabbrica solo precari e fuga di cervelli post-laurea: è ora di cambiare direzione!
“Abbiamo portato avanti la contestazione a Palazzo Estense per dimostrare al ministro e a tutti gli studenti che non ci piegheremo mai al suo sistema e alla sua propaganda e che crediamo in un percorso diverso per la gioventù italiana. Un percorso che sia alternativo ai progetti di una classe politica sempre più asservita alle logiche di mercato. Vogliamo costruire a partire dalle scuole una vera alternativa rivoluzionaria per l’Italia. Un’alternativa che significhi maggior interventismo in ambito sociale, nazionale ed Europeo; che sia sinonimo di partecipazione e volontarismo per una generazione bisognosa di nuovo linfa vitale al posto dei miasmi della società consumistica; che accompagni la volontà di ragazzi e ragazze di essere liberi nella mente e nel corpo. C’è bisogno di vita; c’è bisogno di gioventù; c’è bisogno di far diventare l’impegno politico un valore aggiunto del percorso scolastico attraverso il riconoscimento delle associazioni studentesche e aumentando i poteri degli organi di rappresentanza; c’è bisogno di una scuola socializzata che sappia mettere al centro l’educazione dello studente al posto di questa impostazione aziendale e del nozionismo spicciolo; c’è bisogno disperato di Noi, del fulmine che squarcia la notte.