VARESE, 14 giugno 2024- di GIANNI BERALDO
Una notizia terribile, una di quelle che non vorresti mai sentire ma purtroppo l’ineludibile corso della vita riserva anche questo.
Parlo della morte improvvisa di Paolo Carù , 77 anni, trovato senza vita questa mattina nella sua casa dai collaboratori del suo negozio, allarmati dal fatto di non averlo visto arrivare puntuale come sempre.
Il mio caro amico Paolo, un punto di riferimento imprescindibile per ogni appassionato di musica ma soprattutto una persona incredibile che aveva ancora molto da insegnare dall’alto della sua saggezza e della sua smisurata passione per la musica.
Ricordo ancora le mie ‘trasferte’ adolescenziali da Malnate a Gallarate per acquistare i primi dischi rock e blues d’importazione: dai Gratefeul Dead ai Jefferson Airplane o Allmann Brothers Band e Lou Reed senza dimenticare Muddy Waters.
Così come i miei primi ascolti di Van Morrison, uno dei tuoi artisti preferiti caro Paolo (insieme a David Bromberg e Gratefeul Dead), che mi hai fatto amare e apprezzare come centinaia di altre band e songwriter sui quali disquisivamo per settimane.
Era una bravissima persona Paolo, noto titolare dello storico negozio di dischi e libreria Carù situata in Piazza Garibaldi a Gallarate, oltre a essere stato tra i fondatori e direttore della rivista musicale Mucchio Selvaggio prima e da oltre quarant’anni il Buscadero, tra le riviste di settore più lette in Italia e molto considerata anche nel resto del mondo. Rivista per la quale ho l’onore e fortuna di scrivere.
Ammetto che l’emozione nel redarre questo articolo, questo editoriale, questo ricordo, mi porta a non dilungarmi oltre.
Così lo voglio ricordare ancora dietro al suo bancone del negozio con quell’aria da ‘burbero’ che in realtà nascondeva un animo gentile e disponibile.
Come tu stesso hai scritto molte volte sul Buscadero ricordando artisti scomparsi: So long caro Paolo.