La tragedia Le Baccanti di Euripide di scena a Leggiuno sabato 27 luglio

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Le Baccanti (foto Roberto Bellu)

LEGGIUNO, 11 luglio 2024- Kerkis propone una messa in scena innovativa e sperimentale di uno dei più importanti testi tragici nella storia del teatro occidentale: la tragedia Baccanti di Euripide, nella quale è protagonista Dioniso – dio delle trasformazioni e del teatro.

Rappresentazione teatrale in programma sabato 27 luglio al Domus Pacis et Vitae (inizio ore 19) in via Trento 29 a Leggiuno. 

Baccanti è uno dei testi più ambigui e potenti del tragediografo greco Euripide, nonché la sua ultima opera, andata in scena postuma. Il dio Dioniso, dopo una morte precoce, smembrato dai Titani, ebbe una seconda nascita da Zeus e da Semele – figlia del re di Tebe Cadmo – e poi una terza rinascita dalla coscia del padre divino. I suoi familiari negano però la sua nascita da Zeus: quando suo cugino Penteo sale al trono, bandisce addirittura i rituali dionisiaci dalla città. A Tebe torna allora il dio in persona, dopo aver assunto sembianze umane e con l’aspetto di uno ‘straniero’: per la loro mancanza di fede egli fa invasare di follia le menti di tutte le donne tebane.

Foto Titti Vicario

Attraverso una studiata traduzione di Ezio Savino, rivista e corretta da Elisabetta Matelli, con assoluta fedeltà all’opera di Euripide, l’arcaico canto sacrale del coro delle Baccanti è stato reso attraverso il linguaggio mistico delle laudi di Iacopone da Todi. Così le Baccanti, eroiche pellegrine di Dioniso, cantano un cantico che riscopre il magma sonoro e formale presente nell’originale linguaggio metrico, dunque ritmico, liturgico e visionario al tempo stesso, che carica di significato tutte le vicende che si susseguono nella tragedia.

La regia si propone di rimarcare la distanza tra la sacrale festosità delle Baccanti d’Asia, fedeli al dio e ai ritmi della natura, e l’invasamento folle delle donne tebane, baccanti impazzite sul monte Citerone, ridotte così per aver negato l’origine divina di Dioniso. L’arroganza del potere umano, fondata sull’ordine militare e l’imposizione di regole discriminanti e autocratiche, si oppone alla realtà dionisiaca, coerente invece con l’ordine della natura e ostile all’ateismo umano (che si autocondanna così alla follia).

Baccanti

 Euripide

Regia Christian Poggioni

Riallestimento Eri Çakalli

Direzione drammaturgica Elisabetta Matelli

Scenografia Dino Serra

Traduzione Ezio Savino e Elisabetta Matelli

Con Roberto Bernasconi, Benedetta Drago, Matteo Fasolini, Francesca Ferrari, Marta Ferrarini, Marialuce Giardini, Tancredi Greco, Giada Kogoj, Giacomo Lisoni, Madalina Lupascu, Francesca Redaelli, Arianna Sangiuliano, Lisa Zanzottera

Per www.kerkis.net

Per Info e Prenotazioni +39 351 5142448