MILANO, 18 luglio 2024 – “Sono tanti gli aspetti della vicenda nuovi stadi che dovremo analizzare: la questione ambientale, quella dell’accessibilità, quella dell’impatto sui territori circostanti. Oggi c’è stato un primo momento di ascolto dei territori che riteniamo necessario. Anche l’Assessore Comazzi ha chiarito elementi importanti della delibera assunta in merito dalla Giunta. Ci prenderemo tutto il tempo che serve per ascoltare gli stakeholders e poi valuteremo il da farsi”.
Questo il commento del Presidente della Commissione Territorio Jonathan Lobati (FI) al termine dell’audizione odierna, richiesta da Nicola Di Marco (Movimento5Stelle), Pietro Bussolati, Simone Negri, Luigi Ponti (PD) e Onorio Rosati (Alleanza Verdi e Sinistra), in cui sono intervenuti i rappresentanti del Comitato No Stadio a San Donato, quelli del Comitato No Stadio a Rozzano-Assago e dell’Associazione Nocetum, situata nella Cascina Corte San Giacomo in Via San Dionigi, Quartiere Mazzini di Milano. “Siamo molto soddisfatti di questo incontro – hanno tenuto a sottolineare i rappresentanti dei Comitati intervenuti – in quanto è la prima volta che riusciamo a interloquire in modo ufficiale con un’istituzione che ha voce in capitolo sulla materia che ci interessa.”
Il rappresentante del Comitato No Stadio a Rozzano-Assago Franco Davalle ha illustrato i motivi di preoccupazione dei residenti. L’area dove dovrebbe sorgere lo stadio dell’Inter è al confine con Assago e posta a poca distanza dal Forum, dal Teatro Repower, dal Centro Direzionale Milano Fiori e dal centro commerciale. Tutti poli che già oggi attraggono decine di migliaia di utenti a cui si aggiungerebbero i 70.000 dello stadio col rischio paventato di portare al collasso l’attuale viabilità. L’area individuata è peraltro di grande valore naturalistico per la presenza di rogge e fontanili con una notevole bio-diversità. “Al momento comunque – precisa il Comitato – nessun atto formale è stato depositato presso il Comune di Rozzano quindi l’iter è ancora ai primi passi”.
Diversa la situazione a San Donato secondo le parole dei rappresentanti del Comitato del No Innocente Curci e Marco Menichetti. L’Amministrazione Comunale ha approvato il 24 gennaio scorso una delibera d’indirizzo che esprime un parere positivo di massima al Piano di intervento integrato presentato dalla proprietà. Successivamente il Consiglio Comunale ha dato mandato al Sindaco di sottoscrivere con altri partner un accordo di programma finalizzato alla realizzazione dell’opera. All’accordo hanno aderito finora Regione Lombardia, Città metropolitana di Milano, Rete Ferroviaria Italiana, FS Sistemi Urbani e la società proprietaria dell’area. Molte sono le criticità del progetto secondo il Comitato: l’area è racchiusa tra la ferrovia e l’autostrada e sarebbe necessaria una nuova importante viabilità per collegarla. Sul fronte dei mezzi pubblici manca l’indispensabile prolungamento della MM3 dall’attuale capolinea all’area San Francesco e il potenziamento della stazione ferroviaria in corrispondenza dello stadio. La sottrazione di circa 1milione di metri quadrati di area verde procurerebbe un danno incalcolabile all’ambiente in un’area prossima al Parco Agricolo Sud e di grande pregio naturalistico. Sulla impossibile convivenza del nuovo stadio con la vicina Abbazia di Chiaravalle si è infine intrattenuta Maddalena Tommasone del Centro di spiritualità Nocetum che ha illustrato le attività che si svolgono nel centro e il tratto della Via Francigena denominato “Valle dei Monaci” attualmente molto frequentato che verrebbe di fatto interrotto e in parte cancellato dal nuovo impianto.
“Nella delibera di Giunta di adesione all’Accordo di Programma – ha precisato dal canto suo l’Assessore al Territorio e Sistemi Verdi Gianluca Comazzi – vengono messe chiaramente in evidenza le criticità del progetto San Donato, criticità in ordine all’accessibilità, al piano parcheggi, alle compensazioni ambientali e alle modifiche del sistema TPL. Su tutti questi punti la Giunta e il sottoscritto si riservano di fare le più attente valutazioni e di chiedere i necessari correttivi”.
Sono poi intervenuti numerosi membri della Commissione condividendo le riserve e le preoccupazioni espresse dai Comitati.
“Ho seguito la vicenda San Siro fin dal suo inizio come Presidente del Municipio 7 – ha
dichiarato Marco Bestetti (FdI) – e sono sempre stato favorevole alla permanenza del calcio nella sua attuale sede del Giuseppe Meazza seppur ristrutturata e adeguata agli standard internazionali. In questo senso una grande azienda di engineering ha presentato al Comune di Milano e alle squadre un progetto che ritengo debba essere valutato con la massima attenzione. Ogni iniziativa nella direzione di ricollocare lo stadio (o gli stadi) al di fuori della città mi sembra perciò allo stato inopportuna e fuori tempo”.
Per le minoranze sono intervenuti Pietro Bussolati e Simone Negri (PD) che hanno preso atto positivamente delle puntualizzazioni dell’Assessore Comazzi: “Dalle parole di Comazzi– ha detto Bussolati – capiamo che la partita per la Regione non è affatto chiusa. Il Consiglio regionale deve assolutamente prendere una posizione su un tema così strategico”.
Sulla stessa linea Nicola Di Marco (Movimento5Stelle) e Onorio Rosati (Alleanza Verdi e Sinistra) che hanno chiesto che al termine delle audizioni programmate la Commissione voti un documento da portare all’Aula per definire una posizione univoca e condivisa sulla materia.