Antonella Ruggiero conquista il pubblico di Varese con un concerto fantastico dimostrando una classe immensa

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VARESE, 25 luglio 2024- di GIANNI BERALDO-

A scanso di equivoci diciamo subito che quello di questa sera ai Giardini Estensi di Varese è stato un concerto eccezionale, con una straordinaria Antonella Ruggiero (71 anni e non dimostrarli!) a mandare in visibilio le quasi 2000 persone presenti che non hanno certamente lesinato applausi, anzi omaggiandola spesso con ovazioni da mettere i brividi nell’ora e mezza di concerto senza pause. Serata, ricordiamo, organizzata dalla sezione varesina dell’ACI per il patrono degli automobilisti la cui ricorrenza è proprio il 25 luglio

Ma quante emozioni ha regalato questa sera l’ex cantante e tra i fondatori dei Matia Bazar che dal 1996, dopo avere lasciato qualche anno prima il resto del gruppo, ha deciso di cercare nuove ispirazioni alla ricerca di un un nuovo linguaggio musicale ma anche un percorso interiore diverso rispetto al passato, recandosi in India incidendo l’album Libera con alcuni brani presentati anche questa sera.

Come la stupenda Tumishiva, un mantra della tradizione indù, dove la band composta da grandi musicisti quali Roberto Colombo, marito della stessa Ruggiero (tastiere e vocoder, quest’ultimo artificio elettronico utilizzato anche troppo),  Roberto Olzer (piano e tastiere) e Ivan Cicarelli (batteria e percussioni) si adatta alla perfezione nel clima esoterico e quasi psichedelico indiano, con la Ruggiero capace di produrre un tappeto di note vocali che ha dell’incredibile catapultandoti letteralmente in un’altra dimensione, quasi mistica.

Concerto dove Antonella non ha certamente lesinato nel proporre brani famosi saccheggiati della sua corposa discografia riproposti in una veste nuova, più moderna, più consona alla sua nuova vita artistica così dinamica, gioiosa ma pure pacata e riflessiva.

E di classe l’ex Matia Bazar ne possiede parecchia. Per non parlare della sua inconfondibile voce capace di produrre suoni e vocalizzi a livello trasversale: dal pop, a note da soprano leggero ma anche fusioni tra bossa nove e un pizzico di blues. Insomma un vero fenomeno che non scopriamo certamente ora.

Dopo avere scaldato l’ugola a dovere con i primi due pezzi di grandissima qualità interpretativa, il suo personalissimo viaggio musicale ci porta nell’isola di Capoverde con un brano dai ritmi caraibici di Cesaria Evora intitolato Linda Mimosa, che Antonella ha dedicato a tutte le donne.

Ci si si rituffa nel passato con uno dei tanti hits che hanno contraddistinto il percorso artistico dei Matia Bazar, con il brano Per un’ora d’amore versione da ricordare a lungo con la voce della Ruggiero se vogliamo ancora più bella rispetto a qualche decennio fa.

Tra le molteplici perle della serata da segnalare almeno alcuni omaggi musicali ad artisti a lei cari come i New Trolls qui ricordati con il pezzo Una miniera <<Questa canzone l’ascoltavo molto prima di dedicarmi a questa professione, e parla di lavoratori, di minatori, di operai come quelli che a Genova, la mia città, lavoravano all’Italsider. Ecco la vorrei dedicare a tutti i lavoratori, soprattutto a quelli che purtroppo a casa non sono più tornati>>.

Pezzo struggente con la voce e tastiere sugli scudi regalando ancora forti emozioni.

Parlando di omaggi musicali, oltre a quello a Bruno Lauzi, come non menzionare le versioni stravolte dell’incredibile Crueza de ma dell’indimenticabile Fabrizio De Andrè, oppure una versione quasi minimale di grande effetto di Impressioni di Settembre della Premiata Forneria Marconi <<con loro ogni tanto ci troviamo e in qualche occasione  stravolgiamo le reciproche versioni originali: io con questo pezzo loro lo fanno con alcune mie canzoni. Tutto molto bello>>, racconta Antonella.

In quasi due ore di concerto hanno ovviamente trovato spazio altre stupende canzoni scritte dalla Ruggiero e acclamate dal pubblico. Tra cui l’attesa Vacanze romane con un intro voce e piano che hanno fatto sciogliere anche i più duri. In mezzo molte altri pezzi uno più bello dell’altro.

Concerto conclusosi con il bis affidato all’iconica Ti sento, interpretata da Antonella (tra l’altro abbiamo scoperto che è pure una brava armonicista) con una grazia e classe che non ha rivali.

Insomma una serata che Varese ricorderà a lungo.

direttore@varese7press.it