Canottaggio: con il Rotary ragazzi da tutto il mondo alla scoperta del Lago di Varese

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VARESE, 27 luglio 2024-Si sono incontrati per la prima volta quindici giorni fa in riva al lago di Varese: sono dodici ragazzi provenienti da tutto il mondo che, grazie al Rotary, hanno potuto vivere due settimane all’insegna dell’amicizia, della condivisione e dello sport. Con l’aiuto dei tecnici e degli atleti della Canottieri Gavirate, in un brevissimo tempo, hanno infatti imparato le basi dello sport dei remi, fino al punto di sfidarsi in una vera e propria regata sulla barca regina di questa disciplina: l’otto.

Ha riscosso l’ormai consueto successo organizzativo e, soprattutto, ha offerto l’occasione di un proficuo scambio di conoscenza ed esperienza l’edizione 2024 del camp di canottaggio promosso dai club rotariani del nostro territorio: «Lo sport è uno straordinario fattore di condivisione d’esperienze e di crescita umana» ha evidenziato il governatore del distretto del Rotary cui fanno capo i club varesini, Carlo Fraquelli, durante la cerimonia conclusiva del camp, aggiungendo subito dopo: «Il Rotary è servizio e amicizia: queste iniziative esprimono al meglio lo spirito che anima i nostri club. E, di certo, contribuiscono a diffondere quella cultura della condivisione tra i giovani di tutto il mondo che è la miglior premessa per un futuro di crescita e sviluppo».

A sua volta, il presidente della Canottieri Gavirate, Giorgio Ongania, sottolinea come «L’essere stati, ancora una volta, come società sportiva a fianco del Rotary in questa iniziativa ribadisce anche il ruolo sempre più rilevante che, a livello internazionale, Gavirate sta acquisendo grazie proprio al canottaggio».

Con la gara dell’otto, sono dunque terminate le due settimane di permanenza in provincia di Varese dei dodici fra ragazze e i ragazzi di tutto il mondo che, oltre ad acquisire ogni mattina la tecnica del canottaggio – tra gli sport che di più valorizzano il concetto di team building -, hanno anche potuto ammirare le bellezze ambientali e architettoniche di un territorio prealpino che li ha affascinati. Questo grazie all’impegno dei soci del Rotary e dei giovani del Rotaract che li hanno accompagnati nelle visite pomeridiane e nei momenti di convivialità. L’appuntamento è già rinviato al 2025. Per una nuova edizione del camp.