Mpox: Medici del Mondo interviene contro la recrudescenza del virus

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Il virus Mpox

VARESE, 5 settembre 2024 – Da settembre 2023, la Repubblica Democratica del Congo (RDC) è l’epicentro di un’epidemia di Mpox, che il 14 agosto l’OMS ha dichiarato “emergenza sanitaria di portata internazionale”. La Rete internazionale di Medici del Mondo, già presente nell’area, ha prontamente iniziato la sua azione di risposta, dando priorità ad una strategia globale che combini misure curative e preventive.

Il Sud Kivu ha dovuto affrontare una grave epidemia di Mpox, con 3.751 casi confermati secondo le autorità sanitarie regionali. La missione di risposta di Medici del Mondo ha formato e sostenuto 20 operatori sanitari, 65 operatori comunitari e oltre 350 sex workers. Questo intervento ha permesso di sensibilizzare 70.000 persone e di rafforzare la sorveglianza e la risposta medica all’epidemia.

 Siamo molto preoccupati perché il virus Mpox colpisce innanzitutto le persone più vulnerabili. Per salvare vite umane dobbiamo agire subito vaccinando la popolazione e sostenendo i sistemi sanitari. Le nostre squadre interverranno in 7 zone sanitarie chiave, dove si concentra l’86% dei casi. Ci concentreremo sulla formazione degli operatori sanitari, sul miglioramento della prevenzione e del controllo delle infezioni, sul sostegno all’assistenza psicosociale e sulla sensibilizzazione e sorveglianza della comunità”, afferma Mamadou Kaba Barry, coordinatore generale di Medici del Mondo in RDC.

Medici del Mondo è già presente in sei delle sette zone sanitarie chiave e collabora con le autorità locali supportando i centri di trattamento Mpox già istituiti e lavorando con le persone infette dal virus e le comunità più a rischio. Oltre alla RDC, la Rete internazionale di Medici del Mondo è attiva anche nei Paesi limitrofi, dove l’epidemia sta subendo lo stesso cambiamento di scala: in Camerun, Burkina Faso, Nigeria e Repubblica Centrafricana, ad esempio, è in contatto con i Ministeri della Sanità e sta già conducendo azioni di sensibilizzazione. Tuttavia, l’emergere di nuovi cladi, insieme all’incerta disponibilità e al costo elevato del vaccino, rendono Mpox una vera sfida per i sistemi sanitari già indeboliti.

Nel continente africano, considerando tutti i ceppi, il CDC Africa (Centro africano per il controllo e la prevenzione delle malattie) ha rilevato un aumento del 160% dei casi di Mpox alla fine di luglio rispetto al 2023, vale a dire quasi 19.000 casi e quasi settecento decessi in tredici Paesi africani. È urgente intervenire. Medici del Mondo chiede quindi tutte le misure necessarie per garantire un accesso equo a screening, cure e vaccini. I servizi sanitari devono essere mantenuti nelle aree isolate e afflitte dall’insicurezza. Le persone più lontane dalle strutture sanitarie devono essere incluse nelle campagne di vaccinazione. Nessuno deve essere escluso per motivi di sicurezza, logistici o finanziari.

Cos’è la Mpox?

Come l’Ebola e il Covid-19, Mpox è una zoonosi, una malattia trasmessa dagli animali all’uomo. La trasmissione del virus da uomo a uomo avviene attraverso contatti ravvicinati, come toccamenti, baci o rapporti sessuali.