Parte dalla Casa di Comunità di Cassano Magnago il progetto pilota “Alzheimer Info Point”

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CASSANO MAGNAGO, 21 settembre 2024 – Oggi, 21 settembre, viene inaugurato l’Alzheimer Info Point, esempio perfetto di integrazione tra Ospedale e territorio.

Come è noto, la prevalenza delle demenze tra la popolazione anziana è in continuo aumento e necessita di gestioni multidisciplinari. La sua conduzione, quindi, non può prescindere da una forte connessione tra rete territoriale socio-sanitaria e assistenza integrata.

In Europa si stima che la malattia di Alzheimer rappresenti il 54% delle demenze, con una prevalenza nella popolazione over 65 (4,4%); la patologia aumenta inoltre con l’età e risulta maggiormente presente tra la popolazione femminile. In Italia, poi, si registrano 1,2 milioni di persone afflitte da demenza, con un numero di 270 mila nuovi casi all’anno e, solo in Lombardia, si presentano 115 mila pazienti con deterioramento cognitivo.

L’Ospedale di Gallarate ha riorganizzato, negli ultimi tre anni, l’attività del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD) con l’obiettivo di porre il paziente al centro dell’attività socio-sanitaria, garantendo un migliore accesso sia alle informazioni che ai sistemi sanitari. Il modello di riferimento è quello della Connected Care, ovvero la presa in carico globale del paziente, che prevede la condivisione delle informazioni tra tutti i player coinvolti: professionisti sanitari, pazienti, care-giver. L’obiettivo è quello di garantire una diagnosi adeguata e tempestiva, fornire standard di cure adeguato, garantire un supporto alla persona con disturbo cognitivo e ai suoi familiari/care-giver e, soprattutto, integrare servizi e professionalità all’interno della rete sociosanitaria e sanitaria regionale.

Il CDCD, presente presso il Presidio Ospedaliero di Gallarate, ospita al suo interno figure quali neurologi, neuropsicologi, infermieri e volontari. Una volta terminati gli accertamenti diagnostici il Centro attiva, mediante la Centrale Operativa Territoriale (COT) della Azienda, tutti i nuovi servizi e professionisti presenti nelle Case di Comunità tra cui l’Infermiere di Comunità, l’assistente sociale, il neuropsicologo, lo psicologo e il fisioterapista in base alle necessità di cura o di prevenzione del paziente e della sua famiglia. Al CDCD si accede per prime visite, controlli e visite urgenti rivolgendosi alla segreteria del 5° piano del Padiglione Polimedico del Presidio Ospedaliero di Gallarate.

Nel lasso temporale intercorso tra il 2018 e il 2024, il CDCD ha gestito pazienti che provengono da diversi territori: il 36% dal Distretto di Gallarate, il 34% arriva dall’ASST Sette Laghi, il 22% dal Distretto di Somma Lombardo, il 6% da quello di Busto Arsizio e il restante da Saronno e altre province.

Accanto all’attività del CDCD, L’ASST della Valle Olona ha recentemente attivato un progetto pilota relativo alla prevenzione del declino cognitivo che verrà esteso, a partire dal mese di novembre, alla popolazione del Distretto di Gallarate presso la Casa di Comunità di Cassano Magnago.

Fondamentale e imprescindibile, infatti, è poter disporre non solo di una diagnosi precoce e dei relativi trattamenti, ma anche di interventi che agiscano su quelli che sono i fattori di rischio per lo sviluppo della patologia. Se da un lato l’età gioca un ruolo importante nella comparsa delle demenze – e su questo fattore non c’è nulla da fare – dall’altro esistono fattori su cui possiamo agire a prevenzione (controllo dei fattori di rischio cardio-vascolare, stili di vita inadeguati, ecc.). La prevenzione può infatti ridurre il 40% dei casi di demenza.

Inoltre, a partire da lunedì 23 settembre sarà attivo un nuovo servizio: “Alzheimer InfoPoint” che vedrà protagonista la Casa di Comunità di Cassano Magnano e il Distretto di Gallarate. Gli obiettivi del servizio sono molteplici: rendere disponibile alla popolazione distrettuale uno Sportello Informativo, di orientamento e supporto facilmente riconoscibile che sia accessibile per coloro i quali hanno un familiare affetto da demenza, ma anche per chi presenta i primi sintomi e necessita, quindi, di informazioni utili. In quanto progetto pilota, si parte dal territorio afferente al Distretto di Gallarate per vederne successivamente l’estensione anche agli altri tre Distretti di pertinenza di ASST Valle Olona.

All’Alzheimer InfoPoint si potrà accedere su appuntamento e senza ricetta, prenotando tramite il PUA della Casa di Comunità di Cassano Magnago (0331 282031, pua.cassanomagnago@asst-valleolona.it).

La demenza è una patologia cronica degenerativa la cui prevalenza nella popolazione generale è in crescente aumento. Considerati la transizione demografica e l’innalzamento dell’aspettativa di vita, è definibile come una delle più grandi crisi di salute pubblica del nostro tempo”, sottolinea il Direttore Socio Sanitario, Dott. John Tremamondo, “Non solo i dati di letteratura, ma anche l’esperienza quotidiana, evidenzia che le difficoltà per arrivare a una diagnosi tempestiva sono ancora molte, principalmente per mancanza di percorsi dedicati. Al ritardo diagnostico consegue il mancato utilizzo degli strumenti farmacologici, e non, finalizzati a rallentare la manifestazione/progressione della patologia e l’impossibilità da parte del caregiver di costruire una rete sociale, sanitaria e assistenziale utile alla gestione della malattia”.

La demenza è una patologia che richiede una presa in carico multidisciplinare espletata da una rete territoriale socio-sanitaria e assistenziale integrata. L’avvio di un nuovo progetto pilota presso la Casa di Comunità di Cassano Magnago, rivolto esclusivamente ai residenti del Distretto di Gallarate, è orientato al consolidamento di una comunità “amica della demenza”, prosegue il Dott. Tremamondo, “In quest’ottica il progetto prevede l’implementazione di uno Sportello, denominato “Alzheimer InfoPoint” che si pone molteplici obiettivi tra cui informare la popolazione sulle corrette modalità di accesso ai servizi diagnostici e di cura (Centro per i Disturbi Cognitivi e le Demenze), orientare i famigliari dei pazienti affetti da demenza ai servizi, alle Misure Regionali e alle iniziative presenti sul territorio a supporto della gestione del malato, potenziare gli interventi psicoeducativi e di sostegno psicologico rivolti ai famigliari per la gestione del malato con diagnosi di demenza. E ancora potenziare una gestione territoriale del malato e della sua famiglia”.