VARESE, 24 settembre 2024 – “Con la delibera di giunta regionale n. 3089, ieri abbiamo finanziato con circa 1,5 milioni di euro l’importante progetto, presentato dalla Comunità montana del Piambello, per il proseguimento della pista ciclopedonale della Valganna e, in particolar modo, il nuovo tratto che partirà in prossimità del laghetto Fonteviva e arriverà fino alle grotte di Valganna”. Lo dichiara Giacomo Cosentino, Vice Presidente del Consiglio regionale della Lombardia e Capogruppo di Lombardia Ideale.
“Si tratta di un’opera strategica per lo sviluppo delle nostre valli e di portata storica – spiega Cosentino – perché sarà proprio il tassello di collegamento tra la Valganna e Varese. Inoltre, la nuova pista ciclopedonale avrà un impatto positivo anche sul turismo e sulla mobilità dolce, perché parte di una strategia più ampia di valorizzazione della zona che comprende il rilancio del lago di Ghirla e delle sue sponde, la realizzazione di un ostello accanto alla Badia di Ganna, tramite riqualificazione di un immobile della Provincia, e una serie di interventi per valorizzare i sentieri boschivi. I lavori – aggiunge il Vice Presidente – dovranno essere terminati entro il 30 novembre 2026 e, quindi, sarà richiesto un bello sforzo a tutti gli enti interessati”.
“Ringrazio il Presidente della Comunità Montana, Paolo Sartorio, – conclude Cosentino – per il lavoro svolto finora e per l’ulteriore impegno che metterà da oggi in avanti: senza la visione e la progettualità di Comunità montana e dei Comuni interessati non saremmo mai arrivati a questo punto”.
“Siamo consapevoli del fatto che questo tratto rappresenti il punto più spinoso e stimolante a livello progettuale della dorsale che congiunge la Valganna a Varese. Siamo altresì consapevoli della delicatezza dell’intervento, per questo motivo stiamo valutando con estrema attenzione le sollecitazioni e le riflessioni che ci arrivano dal territorio dalle associazioni ambientaliste in maniera tale da intervenire con soluzioni che abbiano il minore impatto possibile e che rispettino l’ambiente che la natura e la storia ci hanno consegnato”, commenta Paolo Sartorio, Presidente della Comunità montana del Piambello.